La deflagrazione del conflitto in Ucraina, e le immagini delle sue conseguenze dirompenti, hanno nuovamente riproposto all’attenzione dell’opinione pubblica un’idea che sembrava ormai superata: quella del presunto «fallimento» del diritto internazionale. Eppure le argomentazioni addotte per sostenerla non convincono affatto e risentono il più delle volte di un pregiudizio culturale per cui la mera inosservanza di una norma giuridica, fisiologica nella prospettiva di un qualsiasi ordinamento giuridico, diverrebbe invece patologica, e dunque indice di ineffettività, laddove calata nella cornice dell’ordinamento internazionale. In realtà, «effettività» e «osservanza» sono due concetti solo apparentemente sinonimici, tant’è che una norma può essere effettiva, ossia capace comunque di condizionare il comportamento dei suoi destinatari, anche senza essere osservata. D’altra parte, a ragionare diversamente, l’idea stessa di «sanzione» finirebbe per perdere ogni significato. Assumendo la crisi ucraina quale banco di prova, il volume intende dimostrare che tutto ciò vale a ogni livello, interno e internazionale. E che la violazione di una norma, persino fondamentale come il divieto di uso della forza, di per sé non è in grado di metterne in discussione l’effettività né tanto meno di riflettersi sulla tenuta dell’ordinamento di cui quella norma è espressione.
Palombino, F. (2023). In difesa del diritto internazionale. Il problema dell'effettività alla prova della crisi ucraina. Bologna : Zanichelli.
In difesa del diritto internazionale. Il problema dell'effettività alla prova della crisi ucraina
Palombino, FM
2023-01-01
Abstract
La deflagrazione del conflitto in Ucraina, e le immagini delle sue conseguenze dirompenti, hanno nuovamente riproposto all’attenzione dell’opinione pubblica un’idea che sembrava ormai superata: quella del presunto «fallimento» del diritto internazionale. Eppure le argomentazioni addotte per sostenerla non convincono affatto e risentono il più delle volte di un pregiudizio culturale per cui la mera inosservanza di una norma giuridica, fisiologica nella prospettiva di un qualsiasi ordinamento giuridico, diverrebbe invece patologica, e dunque indice di ineffettività, laddove calata nella cornice dell’ordinamento internazionale. In realtà, «effettività» e «osservanza» sono due concetti solo apparentemente sinonimici, tant’è che una norma può essere effettiva, ossia capace comunque di condizionare il comportamento dei suoi destinatari, anche senza essere osservata. D’altra parte, a ragionare diversamente, l’idea stessa di «sanzione» finirebbe per perdere ogni significato. Assumendo la crisi ucraina quale banco di prova, il volume intende dimostrare che tutto ciò vale a ogni livello, interno e internazionale. E che la violazione di una norma, persino fondamentale come il divieto di uso della forza, di per sé non è in grado di metterne in discussione l’effettività né tanto meno di riflettersi sulla tenuta dell’ordinamento di cui quella norma è espressione.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
In difesa.pdf
non disponibili
Tipologia:
Versione Editoriale (PDF)
Licenza:
Non specificato
Dimensione
1.23 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.23 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.