Italiano Nel 1976 il patriarca di Venezia Albino Luciani raccoglie e dà alle stampe una serie di lettere immaginarie che ha scritto per il «Messaggero di Sant’Antonio» negli anni precedenti (1971-1975). Il volume prende il titolo di Illustrissimi. Lettere ai Grandi del passato e sarà rivisto e riedito fino al 1978, anno della morte dell’autore, che ora, dallo scorso settembre, è il Beato Giovanni Paolo I. I destinatari delle sue lettere immaginarie sono molti e diversi: autori, personaggi letterari, figure bibliche e sette santi (San Bernardo abate di Chiaravalle, San Bernardino da Siena, San Francesco di Sales, Santa Teresa di Lisieux, San Bonaventura, San Luca evangelista, Santa Teresa d’Avila). L’ultima lettera è indirizzata a Gesù. Quello che colpisce nell’opera è che la letteratura, intesa come comunicazione marcata, sembra sovrintendere tutto. Scrive Jean Guitton: «Ascoltando poco fa in piazza San Pietro il primo Angelus di Giovanni Paolo I, ho ritrovato l’arte dell’omelia, quella che i padri greci definivano arte di conversare semplicemente con gli uomini. Mi sembra di riconoscere nel nuovo papa un po’ di quell’ardire, di quell’“acquisita innocenza”, direbbe Bergson… Ho preso visione del testo del suo Illustrissimi dove ho ritrovato il sapore di quello scrittore nato che è Albino Luciani. Il termine “sapore” riassume l’impressione di saggezza, di scienza e di sapidità lasciatemi dagli scritti e dalle parole di questo pastore incomparabile. Vi si intuiscono quel misto di humor e di amore che lo affratellano a Dickens e a Mark Twain i suoi autori preferiti». L’intervento presenterà l’opera letteraria di Papa Luciani, con particolare riguardo all’aspetto anche narrativo delle lettere indirizzate ai Santi.
Lardo, C. (2024). Un beato scrive ai santi. IL VELTRO, 1-2/2024, 60-69.
Un beato scrive ai santi
Lardo C.
2024-01-01
Abstract
Italiano Nel 1976 il patriarca di Venezia Albino Luciani raccoglie e dà alle stampe una serie di lettere immaginarie che ha scritto per il «Messaggero di Sant’Antonio» negli anni precedenti (1971-1975). Il volume prende il titolo di Illustrissimi. Lettere ai Grandi del passato e sarà rivisto e riedito fino al 1978, anno della morte dell’autore, che ora, dallo scorso settembre, è il Beato Giovanni Paolo I. I destinatari delle sue lettere immaginarie sono molti e diversi: autori, personaggi letterari, figure bibliche e sette santi (San Bernardo abate di Chiaravalle, San Bernardino da Siena, San Francesco di Sales, Santa Teresa di Lisieux, San Bonaventura, San Luca evangelista, Santa Teresa d’Avila). L’ultima lettera è indirizzata a Gesù. Quello che colpisce nell’opera è che la letteratura, intesa come comunicazione marcata, sembra sovrintendere tutto. Scrive Jean Guitton: «Ascoltando poco fa in piazza San Pietro il primo Angelus di Giovanni Paolo I, ho ritrovato l’arte dell’omelia, quella che i padri greci definivano arte di conversare semplicemente con gli uomini. Mi sembra di riconoscere nel nuovo papa un po’ di quell’ardire, di quell’“acquisita innocenza”, direbbe Bergson… Ho preso visione del testo del suo Illustrissimi dove ho ritrovato il sapore di quello scrittore nato che è Albino Luciani. Il termine “sapore” riassume l’impressione di saggezza, di scienza e di sapidità lasciatemi dagli scritti e dalle parole di questo pastore incomparabile. Vi si intuiscono quel misto di humor e di amore che lo affratellano a Dickens e a Mark Twain i suoi autori preferiti». L’intervento presenterà l’opera letteraria di Papa Luciani, con particolare riguardo all’aspetto anche narrativo delle lettere indirizzate ai Santi.File | Dimensione | Formato | |
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