Seventy years after the conclusion of the First Additional Protocol to the 1954 Hague Convention, this contribution highlights some important recent advances in the articulation and application of international legal instruments designed to counter the illicit circulation of cultural property in peacetime and during armed conflicts. The effectiveness of the complex mosaic of public and private international law relevant to this matter has tended to grow, due to the increasing awareness of the specific nature of the cultural value of property, which may influence the interpretation and application of the law on a systematic level. However, the solution to each restitution claim depends on the sources applicable in the specific situation, as the general framework of obligations undertaken by states is still lacking, also because of some unresolved and complex substantive issues. More general interesting solutions can sometimes be shaped through actions of cultural diplomacy, solidly based on sharing the ethical principle of exchanges.

A settant’anni dalla conclusione del I Protocollo aggiuntivo alla Convenzione de L’Aja del 1954, il contributo evidenzia alcuni importanti recenti sviluppi nell’articolazione ed applicazione degli strumenti giuridici internazionali atti a contrastare la circolazione illecita di beni culturali in tempo di pace e durante i conflitti armati. L’efficacia del complesso mosaico di diritto internazionale pubblico e privato rilevante in questa materia è tendenzialmente crescente grazie alla sempre maggiore consapevolezza della specifica natura del valore culturale dei beni, che può influenzare a livello sistematico l’interpretazione ed applicazione del diritto. Tuttavia, la soluzione di ciascuna richiesta di restituzione dipende dalle fonti applicabili nella specifica situazione, in quanto il quadro generale di obblighi assunti dagli Stati è ancora lacunoso, anche a causa di alcune irrisolte e complesse questioni sostanziali. Interessanti soluzioni di carattere più generale possono a volte essere impostate attraverso azioni di diplomazia culturale, purché solidamente fondate sulla condivisione del principio etico degli scambi.

Mucci, F. (2024). Priorità condivise e soluzioni aperte: recenti sviluppi nel mosaico di strumenti internazionali contro la circolazione illecita dei beni culturali. RASSEGNA DELL'ARMA DEI CARABINIERI, Anno LXXI(inserto del fascicolo 2 - aprile/giugno 2024), 71-87.

Priorità condivise e soluzioni aperte: recenti sviluppi nel mosaico di strumenti internazionali contro la circolazione illecita dei beni culturali

Mucci Federica
2024-01-01

Abstract

Seventy years after the conclusion of the First Additional Protocol to the 1954 Hague Convention, this contribution highlights some important recent advances in the articulation and application of international legal instruments designed to counter the illicit circulation of cultural property in peacetime and during armed conflicts. The effectiveness of the complex mosaic of public and private international law relevant to this matter has tended to grow, due to the increasing awareness of the specific nature of the cultural value of property, which may influence the interpretation and application of the law on a systematic level. However, the solution to each restitution claim depends on the sources applicable in the specific situation, as the general framework of obligations undertaken by states is still lacking, also because of some unresolved and complex substantive issues. More general interesting solutions can sometimes be shaped through actions of cultural diplomacy, solidly based on sharing the ethical principle of exchanges.
2024
Pubblicato
Rilevanza internazionale
Articolo
Comitato scientifico
Settore IUS/13
Settore GIUR-09/A - Diritto internazionale
Italian
A settant’anni dalla conclusione del I Protocollo aggiuntivo alla Convenzione de L’Aja del 1954, il contributo evidenzia alcuni importanti recenti sviluppi nell’articolazione ed applicazione degli strumenti giuridici internazionali atti a contrastare la circolazione illecita di beni culturali in tempo di pace e durante i conflitti armati. L’efficacia del complesso mosaico di diritto internazionale pubblico e privato rilevante in questa materia è tendenzialmente crescente grazie alla sempre maggiore consapevolezza della specifica natura del valore culturale dei beni, che può influenzare a livello sistematico l’interpretazione ed applicazione del diritto. Tuttavia, la soluzione di ciascuna richiesta di restituzione dipende dalle fonti applicabili nella specifica situazione, in quanto il quadro generale di obblighi assunti dagli Stati è ancora lacunoso, anche a causa di alcune irrisolte e complesse questioni sostanziali. Interessanti soluzioni di carattere più generale possono a volte essere impostate attraverso azioni di diplomazia culturale, purché solidamente fondate sulla condivisione del principio etico degli scambi.
protezione internazionale dei beni culturali mobili; Regolamento UE 2019/880; UNIDROIT beni culturali
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Mucci, F. (2024). Priorità condivise e soluzioni aperte: recenti sviluppi nel mosaico di strumenti internazionali contro la circolazione illecita dei beni culturali. RASSEGNA DELL'ARMA DEI CARABINIERI, Anno LXXI(inserto del fascicolo 2 - aprile/giugno 2024), 71-87.
Mucci, F
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