Nel cuore della Locride, incastonato tra le valli dell’Aspromonte, sorge il santuario della Madonna della Montagna, dove si venera una cinquecentesca statua in tufo della Vergine col Bambino. Sebbene le prime attestazioni storiche sul culto risalgano al periodo della presenza basiliana in Calabria, non mancano tuttavia racconti popolari che mettono in relazione questa devozione a più complesse e articolate strutture simboliche che intercettano anche la dimensione del mito. Nel mio intervento fornirò un resoconto di una recente ricerca sulla festa che si è svolta dopo due anni di interruzione dovuta alla pandemia. Verrà messa in evidenza la dimensione sonora che marca gli spazi sacri durante l’intero ciclo celebrativo che raggiunge il suo apice nei primi due giorni di settembre. Canti, musiche strumentali, danze, acclamazioni, preghiere, suoni di campane e spari pirotecnici, nei giorni della festa danno voce alla sacra montagna di Polsi.
Giordano, G. (2024). La festa della Madonna della Montagna a Polsi: cronaca di una recente indagine etnomusicologica.. In Sebastiano Mannia (a cura di), La Montagna: miti, simboli, immagini, storie, culture : Atti del Convegno internazionale dedicato a Sebastiano Tusa, Geraci Siculo, 29 settembre – 1 ottobre 2022 (pp. 301-322). Palermo : Fondazione Ignazio Buttitta.
La festa della Madonna della Montagna a Polsi: cronaca di una recente indagine etnomusicologica.
Giuseppe Giordano
2024-01-01
Abstract
Nel cuore della Locride, incastonato tra le valli dell’Aspromonte, sorge il santuario della Madonna della Montagna, dove si venera una cinquecentesca statua in tufo della Vergine col Bambino. Sebbene le prime attestazioni storiche sul culto risalgano al periodo della presenza basiliana in Calabria, non mancano tuttavia racconti popolari che mettono in relazione questa devozione a più complesse e articolate strutture simboliche che intercettano anche la dimensione del mito. Nel mio intervento fornirò un resoconto di una recente ricerca sulla festa che si è svolta dopo due anni di interruzione dovuta alla pandemia. Verrà messa in evidenza la dimensione sonora che marca gli spazi sacri durante l’intero ciclo celebrativo che raggiunge il suo apice nei primi due giorni di settembre. Canti, musiche strumentali, danze, acclamazioni, preghiere, suoni di campane e spari pirotecnici, nei giorni della festa danno voce alla sacra montagna di Polsi.File | Dimensione | Formato | |
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