There are many open spaces that today no longer connote themselves as community squares, places of sharing and belonging, unsuited to meet current expectations in terms of the psycho-physical well-being of the user and far from the logic of urban ecology. The places to which the contribution refers are often the result of a skilful design culture: they have contributed to the design of cities, to improve degraded areas, but they suffer from a lack of aptitude to project themselves into future transformative dynamics, resulting in spaces removed from the life cycle that their urban function requires today. By analysing the life cycle of these individual urban architectures, made before recent environmental policies, the question emerges as to their actual sustainability and resilience in the temporal progression of their operation. The essay aims to open a reflection on the opportunities for modification of these particular areas by acquiring from the NbS strategies specific and measured types of intervention in a perspective of adaptation in an eco systemic key that is able to protect the architectural identity found.

Molti sono gli spazi aperti che oggi non si connotano più come piazze per la collettività, luoghi di condivisione e di appartenenza, inadatti a soddisfare le attuali attese in termini di benessere psico-fisico dell’utilizzatore e lontani dalle logiche dell’ecologia urbana. I luoghi ai quali si riferisce il contributo sono spesso il risultato di una sapiente cultura del progetto: hanno contribuito al disegno delle città, a migliorare ambiti degradati, ma scontano una mancata attitudine a proiettarsi in future dinamiche trasformative, risultando spazi sottratti al ciclo vitale che la loro funzione urbana oggi richiede. Analizzando il ciclo di vita di queste singole architetture urbane, realizzate prima delle recenti politiche ambientali, sorge l’interrogativo sulla loro effettiva sostenibilità e sulla loro tenuta nella progressione temporale del loro esercizio. Il saggio vuole aprire una riflessione sulle opportunità di modificazione di questi particolari ambiti acquisendo dalle strategie NbS specifiche e misurate tipologie di intervento in una prospettiva di adeguamento in chiave ecosistemica che sia in grado di tutelare l’identità architettonica trovata.

Falzetti, A., Minuto, G. (2023). The sustainable soul of the past: learning from the present to regenerate outdated urban spaces = L'anima sostenibile del passato: imparare dal presente per rigenerare spazi urbani inattuali. AGATHÓN, 13, 108-119 [10.19229/2464-9309/1392023].

The sustainable soul of the past: learning from the present to regenerate outdated urban spaces = L'anima sostenibile del passato: imparare dal presente per rigenerare spazi urbani inattuali

Falzetti A
;
2023-06-01

Abstract

There are many open spaces that today no longer connote themselves as community squares, places of sharing and belonging, unsuited to meet current expectations in terms of the psycho-physical well-being of the user and far from the logic of urban ecology. The places to which the contribution refers are often the result of a skilful design culture: they have contributed to the design of cities, to improve degraded areas, but they suffer from a lack of aptitude to project themselves into future transformative dynamics, resulting in spaces removed from the life cycle that their urban function requires today. By analysing the life cycle of these individual urban architectures, made before recent environmental policies, the question emerges as to their actual sustainability and resilience in the temporal progression of their operation. The essay aims to open a reflection on the opportunities for modification of these particular areas by acquiring from the NbS strategies specific and measured types of intervention in a perspective of adaptation in an eco systemic key that is able to protect the architectural identity found.
giu-2023
Pubblicato
Rilevanza internazionale
Articolo
Comitato scientifico
Settore ICAR/14 - COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA E URBANA
English
Italian
Molti sono gli spazi aperti che oggi non si connotano più come piazze per la collettività, luoghi di condivisione e di appartenenza, inadatti a soddisfare le attuali attese in termini di benessere psico-fisico dell’utilizzatore e lontani dalle logiche dell’ecologia urbana. I luoghi ai quali si riferisce il contributo sono spesso il risultato di una sapiente cultura del progetto: hanno contribuito al disegno delle città, a migliorare ambiti degradati, ma scontano una mancata attitudine a proiettarsi in future dinamiche trasformative, risultando spazi sottratti al ciclo vitale che la loro funzione urbana oggi richiede. Analizzando il ciclo di vita di queste singole architetture urbane, realizzate prima delle recenti politiche ambientali, sorge l’interrogativo sulla loro effettiva sostenibilità e sulla loro tenuta nella progressione temporale del loro esercizio. Il saggio vuole aprire una riflessione sulle opportunità di modificazione di questi particolari ambiti acquisendo dalle strategie NbS specifiche e misurate tipologie di intervento in una prospettiva di adeguamento in chiave ecosistemica che sia in grado di tutelare l’identità architettonica trovata.
Falzetti, A., Minuto, G. (2023). The sustainable soul of the past: learning from the present to regenerate outdated urban spaces = L'anima sostenibile del passato: imparare dal presente per rigenerare spazi urbani inattuali. AGATHÓN, 13, 108-119 [10.19229/2464-9309/1392023].
Falzetti, A; Minuto, G
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