Obiettivo: Lo scopo del nostro studio è quello di verificare la tollerabilità e l’efficacia di un protocollo ad alte dosi con ETC (Etoposide, Thiotepa e Ciclofosfamide) seguito da reinfusione di cellule staminali emopoietiche in pazienti pediatrici affetti da tumori della famiglia del sarcoma di Ewing ad alto rischio. Metodi: da Novembre 1998 ad aprile 2007, 25 pazienti con diagnosi istologica di sarcoma di Ewing/PNET sono stati arruolati allo studio 10 maschi 15 femmine, età mediana alla diagnosi 7.9 anni (range 1-15.8). 17/25 pazienti erano valutabili per le alte dosi ((1 pz è in trattamento radioterapico, 2 pazienti sono a distanza rispettivamente di 20 e 40 giorni dal trapianto, gli altri 5 sono ancora nella fase di induzione), di questi, 7 presentavano malattia metastatica. La terapia di induzione prevedeva 7 cicli di chemioterapia convenzionale: 2 cicli di ICE (Ifosfamide Carboplatino, Etoposide) seguiti da 2 cicli CAV (Ciclofosfamide, Adriamicina, Vincristina), 2 cicli reclutanti con Etoposide e Ciclofosfamide ed un ulteriore ciclo CAV. In 13/17 pz è stato possibile eseguire aferesi di cellule staminali emopoietiche da sangue periferico, 4 pz sono stati sottoposti ad espianto di midollo osseo in anestesia generale. 10 pz sono stati sottoposti ad intervento chirurgico dopo 4 cicli di terapia neoadiuvante, 3 pz sono stati operati al termine del trattamento. In 13 pz sottoposti a chirurgia radicale solo 4 presentavano una necrosi < 90%. I pz che ottenevano una risposta completa o parziale dopo ulteriori 3 cicli di terapia venivano avviati a chemioterapia ad alte dosi. 8 pz dopo le alte dosi hanno ricevuto terapia radiante sul tumore primitivo. Al momento del trapianto, l’età mediana era di 7.6 anni (range 1.6 – 13.7 anni). Il regime di condizionamento da noi scelto (ETC) prevedeva un’associazione di 3 farmaci: Thiotepa dose totale 750 mg/m2 gg 1-3 in associazione a Etoposide 600 mg/m2 gg 1-3 e Ciclofosfamide 120 mg/kg gg 4 e 5 . Risultati: La tossicità è stata prevalentemente ematologica. Non si sono verificate morti tossiche. Dopo induzione le risposte iniziali erano 11 RC e 6 RP inclusa necrosi 100% in 7/10 pz sottoposti a chirurgia dopo 4 cicli di terapia. 4/7 pz metastatici erano in remissione completa di malattia dopo chemioterapia convenzionale e chirurgia. A distanza di un follow up mediano di 46 mesi dalla diagnosi (range 12-108) vi sono 10 pz vivi in remissione completa (RC) e 2 pz vivi con malattia (1 con malattia stabile e l’altro recidivato in terapia di seconda linea), 5 pz sono recidivati a distanza di una mediana di 11 mesi dal trapianto (range 1,7- 25,2) e deceduti per progressione di malattia. La sopravvivenza globale (OS) dell’intera popolazione dello studio è 67% a 5 anni. Conclusioni: Il regime di condizionamento ad alte dosi con ETC si è rivelato nei nostri pazienti sufficientemente sicuro, in termini di tossicità, ed efficace per il tipo di risposte ottenute. Sembrerebbe comunque necessaria una collaborazione multicentrica nell’ambito di un protocollo randomizzato, per valutarne il definitivo vantaggio.

Ilari, I. (2007). “TRAPIANTO AUTOLOGO DI CELLULE STAMINALI EMOPOIETICHE DOPO CHEMIOTERAPIA AD ALTE DOSI NEL SARCOMA DI EWING/PNET AD ALTO RISCHIO IN ETÀ PEDIATRICA”.

“TRAPIANTO AUTOLOGO DI CELLULE STAMINALI EMOPOIETICHE DOPO CHEMIOTERAPIA AD ALTE DOSI NEL SARCOMA DI EWING/PNET AD ALTO RISCHIO IN ETÀ PEDIATRICA”

2007-12-21

Abstract

Obiettivo: Lo scopo del nostro studio è quello di verificare la tollerabilità e l’efficacia di un protocollo ad alte dosi con ETC (Etoposide, Thiotepa e Ciclofosfamide) seguito da reinfusione di cellule staminali emopoietiche in pazienti pediatrici affetti da tumori della famiglia del sarcoma di Ewing ad alto rischio. Metodi: da Novembre 1998 ad aprile 2007, 25 pazienti con diagnosi istologica di sarcoma di Ewing/PNET sono stati arruolati allo studio 10 maschi 15 femmine, età mediana alla diagnosi 7.9 anni (range 1-15.8). 17/25 pazienti erano valutabili per le alte dosi ((1 pz è in trattamento radioterapico, 2 pazienti sono a distanza rispettivamente di 20 e 40 giorni dal trapianto, gli altri 5 sono ancora nella fase di induzione), di questi, 7 presentavano malattia metastatica. La terapia di induzione prevedeva 7 cicli di chemioterapia convenzionale: 2 cicli di ICE (Ifosfamide Carboplatino, Etoposide) seguiti da 2 cicli CAV (Ciclofosfamide, Adriamicina, Vincristina), 2 cicli reclutanti con Etoposide e Ciclofosfamide ed un ulteriore ciclo CAV. In 13/17 pz è stato possibile eseguire aferesi di cellule staminali emopoietiche da sangue periferico, 4 pz sono stati sottoposti ad espianto di midollo osseo in anestesia generale. 10 pz sono stati sottoposti ad intervento chirurgico dopo 4 cicli di terapia neoadiuvante, 3 pz sono stati operati al termine del trattamento. In 13 pz sottoposti a chirurgia radicale solo 4 presentavano una necrosi < 90%. I pz che ottenevano una risposta completa o parziale dopo ulteriori 3 cicli di terapia venivano avviati a chemioterapia ad alte dosi. 8 pz dopo le alte dosi hanno ricevuto terapia radiante sul tumore primitivo. Al momento del trapianto, l’età mediana era di 7.6 anni (range 1.6 – 13.7 anni). Il regime di condizionamento da noi scelto (ETC) prevedeva un’associazione di 3 farmaci: Thiotepa dose totale 750 mg/m2 gg 1-3 in associazione a Etoposide 600 mg/m2 gg 1-3 e Ciclofosfamide 120 mg/kg gg 4 e 5 . Risultati: La tossicità è stata prevalentemente ematologica. Non si sono verificate morti tossiche. Dopo induzione le risposte iniziali erano 11 RC e 6 RP inclusa necrosi 100% in 7/10 pz sottoposti a chirurgia dopo 4 cicli di terapia. 4/7 pz metastatici erano in remissione completa di malattia dopo chemioterapia convenzionale e chirurgia. A distanza di un follow up mediano di 46 mesi dalla diagnosi (range 12-108) vi sono 10 pz vivi in remissione completa (RC) e 2 pz vivi con malattia (1 con malattia stabile e l’altro recidivato in terapia di seconda linea), 5 pz sono recidivati a distanza di una mediana di 11 mesi dal trapianto (range 1,7- 25,2) e deceduti per progressione di malattia. La sopravvivenza globale (OS) dell’intera popolazione dello studio è 67% a 5 anni. Conclusioni: Il regime di condizionamento ad alte dosi con ETC si è rivelato nei nostri pazienti sufficientemente sicuro, in termini di tossicità, ed efficace per il tipo di risposte ottenute. Sembrerebbe comunque necessaria una collaborazione multicentrica nell’ambito di un protocollo randomizzato, per valutarne il definitivo vantaggio.
21-dic-2007
A.A.2005/2006
Sarcoma di Ewing/pPNET- Pazienti pediatrici- Chemioterapia ad alte dosi- Trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche.
Tesi di dottorato
Ilari, I. (2007). “TRAPIANTO AUTOLOGO DI CELLULE STAMINALI EMOPOIETICHE DOPO CHEMIOTERAPIA AD ALTE DOSI NEL SARCOMA DI EWING/PNET AD ALTO RISCHIO IN ETÀ PEDIATRICA”.
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