In contributo prende le mosse dalla dimostrazione della convergenza dei problemi della musica con quelli del diritto soprattutto nel campo della “interpretazione”. In particolare sembra comune il tema della distinzione tra esecuzione ed applicazione, che nel diritto pubblico attiene anche al rapporto tra disposizione normativa e "esecuzione" giurisprudenziale. Le analogie tra la musica ed il diritto diventano ancora più evidenti: non solo viene a coincidere la problematica del criterio interpretativo prescelto – interpretazione grammaticale, sintattica, storico-evolutiva, teleologica (per principi e/o per valori) –, ma addirittura si finisce per doversi porre un problema squisitamente politico-filosofico, quello relativo a quale sia la “verità” dell’interpretazione. Nella musica ha inoltre trovato recente applicazione il metodo dell'analisi economica, così come nel diritto. Per tali vie, il contributo giunge alla conclusione che esiste un ordine generale nei fenomeni scientifici, sia che si tratti di scienze della materia, sia che si tratti di scienze dello spirito. Si tratta di un approdo che trova conferma nei più recenti studi neuroscientifici della musica: la necessità di un programma e la libertà nella sua interpretazione.

Azzena, A., Burdese, A., Cacciavillani, I., Carlassare, L., Cian, G., Palma, G., et al. (2007). Diritto, musica e neuroscienze. La conferma di un ordine(giuridico)?. In A.R. Elio Casetta (a cura di), Studi in onore di Leopoldo Mazzarolli : Teoria e storia, diritto amministrativo generale (pp. 105-117). Padova : Cedam.

Diritto, musica e neuroscienze. La conferma di un ordine(giuridico)?

PICOZZA, EUGENIO;
2007-01-01

Abstract

In contributo prende le mosse dalla dimostrazione della convergenza dei problemi della musica con quelli del diritto soprattutto nel campo della “interpretazione”. In particolare sembra comune il tema della distinzione tra esecuzione ed applicazione, che nel diritto pubblico attiene anche al rapporto tra disposizione normativa e "esecuzione" giurisprudenziale. Le analogie tra la musica ed il diritto diventano ancora più evidenti: non solo viene a coincidere la problematica del criterio interpretativo prescelto – interpretazione grammaticale, sintattica, storico-evolutiva, teleologica (per principi e/o per valori) –, ma addirittura si finisce per doversi porre un problema squisitamente politico-filosofico, quello relativo a quale sia la “verità” dell’interpretazione. Nella musica ha inoltre trovato recente applicazione il metodo dell'analisi economica, così come nel diritto. Per tali vie, il contributo giunge alla conclusione che esiste un ordine generale nei fenomeni scientifici, sia che si tratti di scienze della materia, sia che si tratti di scienze dello spirito. Si tratta di un approdo che trova conferma nei più recenti studi neuroscientifici della musica: la necessità di un programma e la libertà nella sua interpretazione.
2007
Settore IUS/10 - DIRITTO AMMINISTRATIVO
Italian
Rilevanza nazionale
Capitolo o saggio
Azzena, A., Burdese, A., Cacciavillani, I., Carlassare, L., Cian, G., Palma, G., et al. (2007). Diritto, musica e neuroscienze. La conferma di un ordine(giuridico)?. In A.R. Elio Casetta (a cura di), Studi in onore di Leopoldo Mazzarolli : Teoria e storia, diritto amministrativo generale (pp. 105-117). Padova : Cedam.
Azzena, A; Burdese, A; Cacciavillani, I; Carlassare, L; Cian, G; Palma, G; Picozza, E; Benvenuti, L; Casetta, E; Cassese, S; Cugurra, G; Figorilli, F; Iannotta, L; Lariccia, S; Marino, I; Merusi, F; Piras, P; Romano Tassone, A; Salvia, F; Scoca, F; Zito, A
Contributo in libro
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