La menopausa è quel periodo della vita delle donna che è caratterizzato da notevoli cambiamenti in vari distretti corporei che spesso si associano ad un aumentato rischio di insorgenza di patologie. E’ noto, ad esempio, che con la menopausa aumenta il rischio cardiovascolare, come pure aumenta il rischio di fratture da osteoporosi e disturbi dell’apparato genitale. Alla base dei suddetti cambiamenti vi è la cessazione della funzione ovarica con il conseguente calo degli estrogeni circolanti e la perdita degli effetti protettivi esercitati da essi durante il periodo fertile. Attualmente, a conclusione di 2 importanti studi di prevenzione primaria e secondaria sembra siano state abbandonate tutte le speranze circa il successo della terapia sostitutiva estro-progestinica. Lo studio del fisiologico profilo ormonale della donna nel periodo fertile e delle azioni espletate dai vari ormoni sessuali, inclusi gli androgeni, nei vari distretti corporei, fornisce la base per credere nella giustezza della terapia ormonale sostituiva; nel contempo, dalla fisiologia comprendiamo che qualche meccanismo è stato finora trascurato e potrebbe spiegare il fallimento della terapia ormonale, finora sperimentata. Sono, infatti, aumentate le evidenze scientifiche circa gli effetti positivi di una terapia ormonale che includa testosterone. Studi di popolazione hanno evidenziato che le donne in menopausa con maggiori concentrazioni di testosterone totale o libero hanno il minor rischio di aterosclerosi carotidea. Studi di laboratorio hanno dimostrato che il testosterone è in grado di inibire la formazione della placca aterosclerotica mentre quelli sulla somministrazione degli androgeni nelle donne hanno rivelato un profilo globale di sicurezza, senza alcuna comparsa di eventi avversi. L’opinione che il testosterone abbia effetti pro-aterogeni nel sesso femminile può e deve essere considerata un pregiudizio, non sostenuto attualmente da prove scientifiche, che se portato ulteriormente avanti, continuerà a frenare l’avanzare della ricerca nel campo della salute delle donna in postmenopausa e a privare le donne di una opzione terapeutica pratica e vicina alla sua condizione fisiologica.

Montalcini, T. (2007). La Salute della donna in post-menopausa: dalla fisiologia alla terapia.

La Salute della donna in post-menopausa: dalla fisiologia alla terapia

2007-12-21

Abstract

La menopausa è quel periodo della vita delle donna che è caratterizzato da notevoli cambiamenti in vari distretti corporei che spesso si associano ad un aumentato rischio di insorgenza di patologie. E’ noto, ad esempio, che con la menopausa aumenta il rischio cardiovascolare, come pure aumenta il rischio di fratture da osteoporosi e disturbi dell’apparato genitale. Alla base dei suddetti cambiamenti vi è la cessazione della funzione ovarica con il conseguente calo degli estrogeni circolanti e la perdita degli effetti protettivi esercitati da essi durante il periodo fertile. Attualmente, a conclusione di 2 importanti studi di prevenzione primaria e secondaria sembra siano state abbandonate tutte le speranze circa il successo della terapia sostitutiva estro-progestinica. Lo studio del fisiologico profilo ormonale della donna nel periodo fertile e delle azioni espletate dai vari ormoni sessuali, inclusi gli androgeni, nei vari distretti corporei, fornisce la base per credere nella giustezza della terapia ormonale sostituiva; nel contempo, dalla fisiologia comprendiamo che qualche meccanismo è stato finora trascurato e potrebbe spiegare il fallimento della terapia ormonale, finora sperimentata. Sono, infatti, aumentate le evidenze scientifiche circa gli effetti positivi di una terapia ormonale che includa testosterone. Studi di popolazione hanno evidenziato che le donne in menopausa con maggiori concentrazioni di testosterone totale o libero hanno il minor rischio di aterosclerosi carotidea. Studi di laboratorio hanno dimostrato che il testosterone è in grado di inibire la formazione della placca aterosclerotica mentre quelli sulla somministrazione degli androgeni nelle donne hanno rivelato un profilo globale di sicurezza, senza alcuna comparsa di eventi avversi. L’opinione che il testosterone abbia effetti pro-aterogeni nel sesso femminile può e deve essere considerata un pregiudizio, non sostenuto attualmente da prove scientifiche, che se portato ulteriormente avanti, continuerà a frenare l’avanzare della ricerca nel campo della salute delle donna in postmenopausa e a privare le donne di una opzione terapeutica pratica e vicina alla sua condizione fisiologica.
21-dic-2007
A.A. 2006/2007
menopausa
aterosclerosi
ormoni
androgeni
Tesi di dottorato
Montalcini, T. (2007). La Salute della donna in post-menopausa: dalla fisiologia alla terapia.
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