Introduzione. Mente, corpo, passioni. Le vicissitudini di un problema

“Beauty and the vigour of life do not belong to the soul, but to matter...” J.-M. Le Clézio Le origini del problema mente-corpo (MBP) in età moderna. La ripresa delle filosofie antiche. È un dato storico ormai incontrovertibile che sia da ascrivere a Descartes l’“invenzione della mente” (Cellucci), secondo il concetto che oggi noi esprimiamo con tale parola (esprit, mind, Geist, mente ecc.). Il filosofo la chiama, a seconda dei contesti, “âme” o “esprit”, per indicare, in entrambi i casi, tutti i fenomeni del pensiero o i dati relativi al cogito, come la coscienza, la riflessione e, in ultima battuta, le passioni e le emozioni. La rottura con la tradizione platonico-aristotelica che assegnava all’anima la funzione di rettrice delle funzioni vitali (ovvero “forma”) del corpo è compiuta. La storia del concetto moderno di "mente" ha inizio qui, anche attraverso la ripresa in grande stile delle filosofie antiche (eterodosse: materialismo) ellenistiche (stoicismo) e tardoantiche.