Il 26 dicembre 1870, il Tevere esonda ai Sassi di San Giuliano nei pressi di ponte Milvio (109 d.C.), in entrambe le sponde con impetuosi torrenti d’acqua che all’altezza di castel Sant’Angelo si ricongiungono, acquistando una forza dirompente. Durante le piene, nel tratto urbano, detto ponte è il primo dei cinque grandi ostacoli al libero scorrere del fiume. Analogamente, i quattro ponti allora esistenti a valle, investiti dalle piene, erano un impedimento: dopo circa 36 ore, la propagazione dell’onda di piena manda sott’acqua le arcate principali di ponte Elio (134 d.C.), creando uno sbarramento con moti turbolenti alimentati dai rigurgiti a valle. Come noto, la ‘canalizzazione’ del fiume in un alveo di larghezza costante, delimitato da alti argini, è la parte del progetto di Canevari più appariscente; di altri lavori conseguenti a questa prima decisione, apparentemente meno impegnativi, se ne può comprendere la portata solo perlustrando le carte d’archivio. Infatti, aumentare la larghezza della golena del fiume ha significato la modifica dei ponti storici, gli unici attraversamenti esistenti alla fine dell’Ottocento insieme alle barche-traghetto operative in alcuni punti del fiume.

D'Amelio, M. (2022). 1870: i ponti urbani. In V. De Meo, I. Giannetti, S. Mornati (a cura di), La Sistemazione del Tevere Urbano: 50 anni di cantiere dalle carte del Genio Civile di Roma (1876-1926) (pp. 118-125). Roma : Gangemi Editore International.

1870: i ponti urbani

D'Amelio, MG
Conceptualization
2022-01-01

Abstract

Il 26 dicembre 1870, il Tevere esonda ai Sassi di San Giuliano nei pressi di ponte Milvio (109 d.C.), in entrambe le sponde con impetuosi torrenti d’acqua che all’altezza di castel Sant’Angelo si ricongiungono, acquistando una forza dirompente. Durante le piene, nel tratto urbano, detto ponte è il primo dei cinque grandi ostacoli al libero scorrere del fiume. Analogamente, i quattro ponti allora esistenti a valle, investiti dalle piene, erano un impedimento: dopo circa 36 ore, la propagazione dell’onda di piena manda sott’acqua le arcate principali di ponte Elio (134 d.C.), creando uno sbarramento con moti turbolenti alimentati dai rigurgiti a valle. Come noto, la ‘canalizzazione’ del fiume in un alveo di larghezza costante, delimitato da alti argini, è la parte del progetto di Canevari più appariscente; di altri lavori conseguenti a questa prima decisione, apparentemente meno impegnativi, se ne può comprendere la portata solo perlustrando le carte d’archivio. Infatti, aumentare la larghezza della golena del fiume ha significato la modifica dei ponti storici, gli unici attraversamenti esistenti alla fine dell’Ottocento insieme alle barche-traghetto operative in alcuni punti del fiume.
2022
Settore ICAR/18
Italian
Rilevanza nazionale
Capitolo o saggio
Roma; Tevere (fiume); ponti
D'Amelio, M. (2022). 1870: i ponti urbani. In V. De Meo, I. Giannetti, S. Mornati (a cura di), La Sistemazione del Tevere Urbano: 50 anni di cantiere dalle carte del Genio Civile di Roma (1876-1926) (pp. 118-125). Roma : Gangemi Editore International.
D'Amelio, M
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