Nell’assetto di Canevari e Vescovali per imbrigliare il Tevere, la difesa della città è affidata a un esteso sistema di argini murari che ha disegnato un nuovo corso del fiume, annullando le sinuosità e le variazioni di ampiezza che ne caratterizzavano l’alveo e le rive. Per aumentare il coefficiente di deflusso dell’acqua, il ciglio del fiume è stato rimodellato chirurgicamente mediante tagli e riporti di terreni per rettificare i margini e ottenere un letto del fiume di larghezza costante di 100 metri per gli 8 chilometri di lunghezza del suo tronco urbano. L’imponente operazione ha determinato il palinsesto delle antiche linee di riva e l’eliminazione dei renai (le lunghe e mutevoli lingue di sabbia) usati ‘scandalosamente’ dai romani per i bagni al fiume; ha, inoltre, decretato la demolizione della cortina di edifici attestata sul margine del fiume, contraddicendo in parte la delibera del settembre 1870, con la quale si era decisa la costruzione di alcuni ponti e la necessità di arginare il fiume formando un lungotevere sulla sponda destra ma non sulla sinistra a causa della “demolizione di molti fabbricati, che al momento attuale non sarebbe opportuno togliere alla sempre crescente popolazione di Roma.

D'Amelio, M. (2022). Gli Espropri. In V. De Meo, I. Giannetti, S. Mornati (a cura di), La Sistemazione del Tevere urbano: 50 anni di cantiere dalle carte del Genio Civile di Roma (1876-1926) (pp. 34-45). Roma : Gangemi Editore International.

Gli Espropri

D'Amelio, MG
Conceptualization
2022-01-01

Abstract

Nell’assetto di Canevari e Vescovali per imbrigliare il Tevere, la difesa della città è affidata a un esteso sistema di argini murari che ha disegnato un nuovo corso del fiume, annullando le sinuosità e le variazioni di ampiezza che ne caratterizzavano l’alveo e le rive. Per aumentare il coefficiente di deflusso dell’acqua, il ciglio del fiume è stato rimodellato chirurgicamente mediante tagli e riporti di terreni per rettificare i margini e ottenere un letto del fiume di larghezza costante di 100 metri per gli 8 chilometri di lunghezza del suo tronco urbano. L’imponente operazione ha determinato il palinsesto delle antiche linee di riva e l’eliminazione dei renai (le lunghe e mutevoli lingue di sabbia) usati ‘scandalosamente’ dai romani per i bagni al fiume; ha, inoltre, decretato la demolizione della cortina di edifici attestata sul margine del fiume, contraddicendo in parte la delibera del settembre 1870, con la quale si era decisa la costruzione di alcuni ponti e la necessità di arginare il fiume formando un lungotevere sulla sponda destra ma non sulla sinistra a causa della “demolizione di molti fabbricati, che al momento attuale non sarebbe opportuno togliere alla sempre crescente popolazione di Roma.
2022
Settore ICAR/18
Italian
Rilevanza nazionale
Capitolo o saggio
Roma; Tevere (fiume); espropri
D'Amelio, M. (2022). Gli Espropri. In V. De Meo, I. Giannetti, S. Mornati (a cura di), La Sistemazione del Tevere urbano: 50 anni di cantiere dalle carte del Genio Civile di Roma (1876-1926) (pp. 34-45). Roma : Gangemi Editore International.
D'Amelio, M
Contributo in libro
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