The research traces the evolution of the notion of professionalism in the interpretation developed by doctrine and jurisprudence, with particular reference to art. 2103 of the Civil Code, which has undergone some changes over time dictated by the flexibility needs of businesses and the digital transformation of the economy. Technological progress, in fact, has led to a series of transformations in production, in the organization of work and in the professional skills required by the labor market. In technologically advanced contexts for the use of digital and artificial intelligence, training, especially continuous training, is now considered an indispensable tool for adapting the professional assets of workers to organizational and production dynamics and, therefore, functional to stability of the relationship and the development of professionalism. Thus, there is a need for regulation of labor relations and markets such as to guarantee workers transitions from employment to training, in order to ensure better quality of work and life, limiting the risks linked to the prolongation of the state of unemployment, inactivity or precariousness. It is useful to analyze the protection of workers’ professional assets and the acquisition of new skills, therefore, in the perspective of an overall intervention to regulate labor law to protect rapidly and continuously evolving risks and needs. However, it would also be desirable to have a business model shared with the social partners to combine digitalization with sustainability and social responsibility.

La ricerca ripercorre l’evoluzione della nozione di professionalità nell’interpretazione elaborata dalla dottrina e dalla giurisprudenza, con particolare riferimento all'art. 2103 c.c., che ha subito nel tempo alcune modifiche dettate da esigenze di flessibilità delle imprese e dalla trasformazione in chiave digitale dell’economia. Il progresso tecnologico, infatti, ha determinato una serie di trasformazioni nella produzione, nell’organizzazione del lavoro ed altresì nelle competenze professionali richieste dal mercato del lavoro. In contesti tecnologicamente avanzati per l’impiego del digitale e dell’intelligenza artificiale, così, la formazione, specie quella continua, è oramai considerata uno strumento indispensabile per adeguare il patrimonio professionale dei lavoratori alle dinamiche organizzative e produttive e, quindi, funzionale alla stabilità del rapporto ed allo sviluppo della professionalità. Si prospetta, così, la necessità di una regolamentazione dei rapporti e dei mercati del lavoro tale da garantire ai lavoratori transizioni da occupazione a formazione, al fine di assicurare migliori qualità di lavoro e di vita, limitando i rischi legati al prolungarsi dello stato di disoccupazione, di inattività o di precarietà. La salvaguardia del patrimonio professionale dei lavoratori e l’acquisizione di nuove competenze, dunque, merita di essere analizzata nella prospettiva di un complessivo intervento di regolazione del diritto del lavoro a tutela di rischi e bisogni in rapida e continua evoluzione, nel quale le organizzazioni sindacali dovranno ridefinire l’inquadramento del lavoro, aggiornando i contratti collettivi alle nuove figure professionali necessarie ai mutamenti tecnologici. Sarebbe auspicabile, però, anche un modello aziendale condiviso con le parti sociali per coniugare la digitalizzazione con la sostenibilità e la responsabilità sociale.

Sciotti, R. (2023). Il valore della competenza professionale nel lavoro subordinato fra tradizione e innovazione. RIVISTA DEGLI INFORTUNI E DELLE MALATTIE PROFESSIONALI.

Il valore della competenza professionale nel lavoro subordinato fra tradizione e innovazione

Sciotti, R
2023-01-01

Abstract

The research traces the evolution of the notion of professionalism in the interpretation developed by doctrine and jurisprudence, with particular reference to art. 2103 of the Civil Code, which has undergone some changes over time dictated by the flexibility needs of businesses and the digital transformation of the economy. Technological progress, in fact, has led to a series of transformations in production, in the organization of work and in the professional skills required by the labor market. In technologically advanced contexts for the use of digital and artificial intelligence, training, especially continuous training, is now considered an indispensable tool for adapting the professional assets of workers to organizational and production dynamics and, therefore, functional to stability of the relationship and the development of professionalism. Thus, there is a need for regulation of labor relations and markets such as to guarantee workers transitions from employment to training, in order to ensure better quality of work and life, limiting the risks linked to the prolongation of the state of unemployment, inactivity or precariousness. It is useful to analyze the protection of workers’ professional assets and the acquisition of new skills, therefore, in the perspective of an overall intervention to regulate labor law to protect rapidly and continuously evolving risks and needs. However, it would also be desirable to have a business model shared with the social partners to combine digitalization with sustainability and social responsibility.
2023
In corso di stampa
Rilevanza nazionale
Articolo
Comitato scientifico
Settore IUS/07
Italian
La ricerca ripercorre l’evoluzione della nozione di professionalità nell’interpretazione elaborata dalla dottrina e dalla giurisprudenza, con particolare riferimento all'art. 2103 c.c., che ha subito nel tempo alcune modifiche dettate da esigenze di flessibilità delle imprese e dalla trasformazione in chiave digitale dell’economia. Il progresso tecnologico, infatti, ha determinato una serie di trasformazioni nella produzione, nell’organizzazione del lavoro ed altresì nelle competenze professionali richieste dal mercato del lavoro. In contesti tecnologicamente avanzati per l’impiego del digitale e dell’intelligenza artificiale, così, la formazione, specie quella continua, è oramai considerata uno strumento indispensabile per adeguare il patrimonio professionale dei lavoratori alle dinamiche organizzative e produttive e, quindi, funzionale alla stabilità del rapporto ed allo sviluppo della professionalità. Si prospetta, così, la necessità di una regolamentazione dei rapporti e dei mercati del lavoro tale da garantire ai lavoratori transizioni da occupazione a formazione, al fine di assicurare migliori qualità di lavoro e di vita, limitando i rischi legati al prolungarsi dello stato di disoccupazione, di inattività o di precarietà. La salvaguardia del patrimonio professionale dei lavoratori e l’acquisizione di nuove competenze, dunque, merita di essere analizzata nella prospettiva di un complessivo intervento di regolazione del diritto del lavoro a tutela di rischi e bisogni in rapida e continua evoluzione, nel quale le organizzazioni sindacali dovranno ridefinire l’inquadramento del lavoro, aggiornando i contratti collettivi alle nuove figure professionali necessarie ai mutamenti tecnologici. Sarebbe auspicabile, però, anche un modello aziendale condiviso con le parti sociali per coniugare la digitalizzazione con la sostenibilità e la responsabilità sociale.
professionalism; training; professional skills
professionalità; formazione; competenze professionali
Sciotti, R. (2023). Il valore della competenza professionale nel lavoro subordinato fra tradizione e innovazione. RIVISTA DEGLI INFORTUNI E DELLE MALATTIE PROFESSIONALI.
Sciotti, R
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2108/356043
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