Michel de Montagne: il viaggio come strumento pedagogico

Il saggio prende spunto da due differenti capitoli degli Essais: I, XXVI, Dell’educazione dei fanciulli e III, IX, Della Vanità. Percorrendo queste pagine di Michel de Montaigne e ponendole in dialogo con le loro suggestioni classiche e dando enfasi al serrato dialogo che l’autore instaura con i suoi contemporanei, il saggio riesce a ricostruire e presentare una vera e propria teoria educativa del viaggio. Si evidenzia, così, come questa pratica assurga a disciplina tra le discipline, non accessorio momento di svago, ma vera e propria messa in opera degli apprendimenti fecondati dalla storia e dalle lingue che, a loro volta, traggono nuovo ricco alimento dagli spostamenti del giovane. A ciò, inoltre, occorre aggiungere il fondamentale ausilio che il viaggio apporta per l’esercizio del giudizio, la formazione del quale è il vero e più alto momento della formazione che emerge dalle pagine degli Essais.