Il Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia - d.P.R. 30 maggio 2002, n. 115 - ha offerto molteplici spunti interpretativi in materia di esecuzione delle pene pecuniarie, cancellando i conflitti di competenza fra magistrati di sorveglianza, e la dicotomia insolvenza-insolvibilità del condannato. Successivamente, la Corte costituzionale con la sentenza n. 212 del 2003, ha dichiarato l'illegittimità degli artt. 237, 238 e 299 d.P.R. n. 115/2002 - nella parte in cui abrogava l’art. 660 c.p.p. – riportando in auge tutta l’elaborazione giurisprudenziale creatasi nella vigenza della disciplina codicistica.
Famiglietti, A. (2004). Rateizzazione e conversione delle pene pecuniarie: evoluzioni ed involuzioni normative e giurisprudenziali. GIURISPRUDENZA DI MERITO(1), 196-211.
Rateizzazione e conversione delle pene pecuniarie: evoluzioni ed involuzioni normative e giurisprudenziali
FAMIGLIETTI, ADA
2004-01-01
Abstract
Il Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia - d.P.R. 30 maggio 2002, n. 115 - ha offerto molteplici spunti interpretativi in materia di esecuzione delle pene pecuniarie, cancellando i conflitti di competenza fra magistrati di sorveglianza, e la dicotomia insolvenza-insolvibilità del condannato. Successivamente, la Corte costituzionale con la sentenza n. 212 del 2003, ha dichiarato l'illegittimità degli artt. 237, 238 e 299 d.P.R. n. 115/2002 - nella parte in cui abrogava l’art. 660 c.p.p. – riportando in auge tutta l’elaborazione giurisprudenziale creatasi nella vigenza della disciplina codicistica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.