Il volume è dedicato allo studio della cooperazione di polizia riferita alla codificazione e alla compagine strutturale elaborate in proposito nell’ordinamento dell’Unione europea. Elemento estremamente rilevante dello spazio di libertà, sicurezza e giustizia, definito nella Parte Terza, Titolo V, Capo 5, del Trattato FUE, e strumento compensatorio delle libertà di circolazione (principalmente, dell’ampliamento e dell’espansione della libera circolazione delle persone), tale cooperazione è divenuta una delle “condizioni” per la effettiva realizzazione, il mantenimento e la crescita del mercato interno. Nella Parte I ci si occupa delle modalità con le quali la cooperazione di polizia tra Stati si esprime nei panorami internazionale ed europeo, e degli organismi a caratura universale, transcontinentale e regionale costituiti allo scopo. Particolare attenzione viene poi riservata alle manifestazioni iniziali, all’integrazione e allo sviluppo che la cooperazione in oggetto ha avuto nell’Unione europea. La Parte II concerne invece gli organismi e gli organi di cooperazione di polizia in seno all’Unione europea. La disamina verte essenzialmente sui vari aspetti legati alla posizione di assoluto predominio di cui sono detentori l’Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione nell’attività di contrasto (Europol) e il suo “sistema”, ma non si manca di esplorare anche realtà diverse da Europol, espressive di una partecipazione accessoria, indiretta e incidentale alla cooperazione suddetta.
Simone, P. (2023). La cooperazione di polizia nell'Unione europea. Codificazione e ruolo di Europol. Napoli : Editoriale Scientifica.
La cooperazione di polizia nell'Unione europea. Codificazione e ruolo di Europol
Simone, P
2023-01-01
Abstract
Il volume è dedicato allo studio della cooperazione di polizia riferita alla codificazione e alla compagine strutturale elaborate in proposito nell’ordinamento dell’Unione europea. Elemento estremamente rilevante dello spazio di libertà, sicurezza e giustizia, definito nella Parte Terza, Titolo V, Capo 5, del Trattato FUE, e strumento compensatorio delle libertà di circolazione (principalmente, dell’ampliamento e dell’espansione della libera circolazione delle persone), tale cooperazione è divenuta una delle “condizioni” per la effettiva realizzazione, il mantenimento e la crescita del mercato interno. Nella Parte I ci si occupa delle modalità con le quali la cooperazione di polizia tra Stati si esprime nei panorami internazionale ed europeo, e degli organismi a caratura universale, transcontinentale e regionale costituiti allo scopo. Particolare attenzione viene poi riservata alle manifestazioni iniziali, all’integrazione e allo sviluppo che la cooperazione in oggetto ha avuto nell’Unione europea. La Parte II concerne invece gli organismi e gli organi di cooperazione di polizia in seno all’Unione europea. La disamina verte essenzialmente sui vari aspetti legati alla posizione di assoluto predominio di cui sono detentori l’Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione nell’attività di contrasto (Europol) e il suo “sistema”, ma non si manca di esplorare anche realtà diverse da Europol, espressive di una partecipazione accessoria, indiretta e incidentale alla cooperazione suddetta.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.