Prendendo spunto dalle intitolazioni che nel tempo sono state associate ad alcuni ambiti della maestosa villa Mondragone – riscontrate in particolare nelle pagine della prolifica e variegata editoria interna del Nobile collegio ivi ospitato per circa un secolo – vengono condotte alcune riflessioni, in una sorta di esercizio di “toponomastica edilizia”, su tali denominazioni e su alcune di quelle oggi utilizzate. Soprattutto, però, vengono proposte più note di conoscenza sullo storico manufatto – molte delle quali inedite – connesse ai cambiamenti, spesso radicali, che quei luoghi ebbero a subire dall’inizio del xx secolo per volontà dei gesuiti – divenuti proprietari nello stesso periodo – ma anche di alcuni di quelli successivi, risalenti ai nostri giorni. tra tali ambiti, particolare attenzione è rivolta all’ala nord-orientale del vasto complesso, chiamata la sardegna, della quale sono proposti i disegni di rilievo (inediti) dello stato attuale ottenuti con tecnologia laser scanning. Attraverso le procedure disciplinari del Rilevamento – ovvero incrociando i dati di rilievi storici e attuali con dati documentali di diversa natura – vengono così contestualmente avanzate alcune osservazioni riguardo agli interventi che, relativamente a detti ambiti, sono stati condotti negli ultimi quaranta anni di proprietà pubblica, purtroppo sempre in forma episodica e non sistematica (a eccezione di quelli iniziali, pianificati ma ugualmente dannosi). Si tratta di interventi limitati (nel numero e nelle dimensioni) ma, soprattutto, sostanzialmente poco rispettosi, per la maggior parte, dell’alta valenza storico-architettonica della villa poiché privi dell’applicazione delle consolidate indicazioni derivanti dalla disciplina del Restauro che un’architettura di così alto prestigio esige
Strollo, R.m. (2022). La Sardegna a Mondragone. BOLLETTINO DELLA UNIONE STORIA ED ARTE, 15 - 2020 - CXIII, 45-80.
La Sardegna a Mondragone
Strollo, Rodolfo Maria
2022-01-01
Abstract
Prendendo spunto dalle intitolazioni che nel tempo sono state associate ad alcuni ambiti della maestosa villa Mondragone – riscontrate in particolare nelle pagine della prolifica e variegata editoria interna del Nobile collegio ivi ospitato per circa un secolo – vengono condotte alcune riflessioni, in una sorta di esercizio di “toponomastica edilizia”, su tali denominazioni e su alcune di quelle oggi utilizzate. Soprattutto, però, vengono proposte più note di conoscenza sullo storico manufatto – molte delle quali inedite – connesse ai cambiamenti, spesso radicali, che quei luoghi ebbero a subire dall’inizio del xx secolo per volontà dei gesuiti – divenuti proprietari nello stesso periodo – ma anche di alcuni di quelli successivi, risalenti ai nostri giorni. tra tali ambiti, particolare attenzione è rivolta all’ala nord-orientale del vasto complesso, chiamata la sardegna, della quale sono proposti i disegni di rilievo (inediti) dello stato attuale ottenuti con tecnologia laser scanning. Attraverso le procedure disciplinari del Rilevamento – ovvero incrociando i dati di rilievi storici e attuali con dati documentali di diversa natura – vengono così contestualmente avanzate alcune osservazioni riguardo agli interventi che, relativamente a detti ambiti, sono stati condotti negli ultimi quaranta anni di proprietà pubblica, purtroppo sempre in forma episodica e non sistematica (a eccezione di quelli iniziali, pianificati ma ugualmente dannosi). Si tratta di interventi limitati (nel numero e nelle dimensioni) ma, soprattutto, sostanzialmente poco rispettosi, per la maggior parte, dell’alta valenza storico-architettonica della villa poiché privi dell’applicazione delle consolidate indicazioni derivanti dalla disciplina del Restauro che un’architettura di così alto prestigio esigeFile | Dimensione | Formato | |
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