Obiettivo. Valutare l’abilità diagnostica della spettroscopia dell’idrogeno con risonanza magnetica (RMsp) nella individuazione e localizzazione del tumore prostatico confrontata prospetticamente con il dato istopatologico. Materiali e metodi. Trentanove pazienti con valori di antigene specifico prostatico (PSA) superiori a 4 ng/ml e reperti sospetti all’ecografia transrettale (TRUS) sono stati sottoposti ad imaging morfologico con risonanza magnetica (RM) e a RMsp. Tutti i pazienti sono stati sottoposti entro 30 giorni ad un prelievo di 10 campioni bioptici sotto guida TRUS secondo una suddivisione in ottanti della prostata. Tutti i dati sono stati valutati da un radiologo dedicato che ha classificato le aree di interesse alla RM come normali, equivoche o sospette. Alla RMsp la presenza di tumore è stata definita come possibile se il rapporto tra colina più creatina su citrato era maggiore di 2 DS rispetto al valore medio della zona periferica normale o certa se tale rapporto superava di 3 DS quellonormale. I risultati della RM e della RMsp sono stati correlati spazialmente con i risultati ottenuti dai singoli siti bioptici. Risultati. La RM e la RMsp singolarmente hanno evidenziato sensibilità, specificità, valore predittivo positivo e negativo e accuratezza diagnostica per l’individuazione del cancro prostatico del 85%, 75% e 53%, 89% e 65%, 88% e 77%, 74% e 69%, 79% rispettivamente. Questi valori diventavano 70%, 89%, 88%, 74% e 79% quando la RM e la RMsp erano combinate. L’analisi sito per sito dei risultati della RM, della RMsp e dei prelievi bioptici non ha evidenziato una correlazione significativa. Conclusioni. L’aggiunta della RMsp alla RM permette una significativa più alta specificità nell’individuazione del tumore rispetto alla sola RM e può essere indicata come modalità risolutiva prima della biopsia nei pazienti con elevati valori di PSA ed ecografia transrettale (TRUS) sospetta.
Manenti, G., Squillaci, E., Carlani, M., Mancino, S., Di Roma, M., Simonetti, G. (2006). Risonanza Magnetica della prostata con imaging spettroscopico mediante bobina di superficie. Esperienza clinica iniziale. LA RADIOLOGIA MEDICA, 111, 22-32 [10.1007/s11547-006-0003-x].
Risonanza Magnetica della prostata con imaging spettroscopico mediante bobina di superficie. Esperienza clinica iniziale.
MANENTI, GUGLIELMO;SQUILLACI, ETTORE;SIMONETTI, GIOVANNI MARIA EGISTO
2006-01-01
Abstract
Obiettivo. Valutare l’abilità diagnostica della spettroscopia dell’idrogeno con risonanza magnetica (RMsp) nella individuazione e localizzazione del tumore prostatico confrontata prospetticamente con il dato istopatologico. Materiali e metodi. Trentanove pazienti con valori di antigene specifico prostatico (PSA) superiori a 4 ng/ml e reperti sospetti all’ecografia transrettale (TRUS) sono stati sottoposti ad imaging morfologico con risonanza magnetica (RM) e a RMsp. Tutti i pazienti sono stati sottoposti entro 30 giorni ad un prelievo di 10 campioni bioptici sotto guida TRUS secondo una suddivisione in ottanti della prostata. Tutti i dati sono stati valutati da un radiologo dedicato che ha classificato le aree di interesse alla RM come normali, equivoche o sospette. Alla RMsp la presenza di tumore è stata definita come possibile se il rapporto tra colina più creatina su citrato era maggiore di 2 DS rispetto al valore medio della zona periferica normale o certa se tale rapporto superava di 3 DS quellonormale. I risultati della RM e della RMsp sono stati correlati spazialmente con i risultati ottenuti dai singoli siti bioptici. Risultati. La RM e la RMsp singolarmente hanno evidenziato sensibilità, specificità, valore predittivo positivo e negativo e accuratezza diagnostica per l’individuazione del cancro prostatico del 85%, 75% e 53%, 89% e 65%, 88% e 77%, 74% e 69%, 79% rispettivamente. Questi valori diventavano 70%, 89%, 88%, 74% e 79% quando la RM e la RMsp erano combinate. L’analisi sito per sito dei risultati della RM, della RMsp e dei prelievi bioptici non ha evidenziato una correlazione significativa. Conclusioni. L’aggiunta della RMsp alla RM permette una significativa più alta specificità nell’individuazione del tumore rispetto alla sola RM e può essere indicata come modalità risolutiva prima della biopsia nei pazienti con elevati valori di PSA ed ecografia transrettale (TRUS) sospetta.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.