«È ora di prendere sul serio la filosofia cinese!» Con questa esortazione Fabian Heubel, sinologo attualmente professore alla Academia Sinica di Taipei, interviene sulle tensioni a proposito dei rapporti tra filosofi in Cina e in Europa, tensioni più che mai chiare anche tra Pechino e Taipei e tra Parigi e Francoforte. «Cos’è la filosofia cinese?», o piuttosto, «La filosofia cinese è veramente filosofia?» La ‘filosofia’ (philosophía φιλοσοφία) non è una cosa greca? Il termine cinese per ‘filosofia’ è zhexue (哲学), che è però un calco fonetico dal giapponese tetsugaku (哲学), che usa gli stessi caratteri . Non sarebbe meglio parlare in generale di ‘pensiero’ (sixiang 思想)? Si può pensare in cinese, o piuttosto, il cinese è una lingua nella quale si può pensare? Queste domande vanno discusse seriamente. Chi se ne occupa deve fare i conti con i fantasmi del passato nelle relazioni tra la Cina e l’Occidente, specialmente oggi quando la questione è diventata squisitamente politica. Diverse prospettive critiche sono state proposte da François Jullien, Heiner Roetz, Jean François Billeter, e Jana Rošker .
Pozzo, R. (2023). Presente e futuro negli studi di storia della filosofia cinese. In D. Poggi (a cura di), Presente/i e futuro/i (pp. 95-105). Verona : QuiEdit.
Presente e futuro negli studi di storia della filosofia cinese
pozzo, r
2023-07-01
Abstract
«È ora di prendere sul serio la filosofia cinese!» Con questa esortazione Fabian Heubel, sinologo attualmente professore alla Academia Sinica di Taipei, interviene sulle tensioni a proposito dei rapporti tra filosofi in Cina e in Europa, tensioni più che mai chiare anche tra Pechino e Taipei e tra Parigi e Francoforte. «Cos’è la filosofia cinese?», o piuttosto, «La filosofia cinese è veramente filosofia?» La ‘filosofia’ (philosophía φιλοσοφία) non è una cosa greca? Il termine cinese per ‘filosofia’ è zhexue (哲学), che è però un calco fonetico dal giapponese tetsugaku (哲学), che usa gli stessi caratteri . Non sarebbe meglio parlare in generale di ‘pensiero’ (sixiang 思想)? Si può pensare in cinese, o piuttosto, il cinese è una lingua nella quale si può pensare? Queste domande vanno discusse seriamente. Chi se ne occupa deve fare i conti con i fantasmi del passato nelle relazioni tra la Cina e l’Occidente, specialmente oggi quando la questione è diventata squisitamente politica. Diverse prospettive critiche sono state proposte da François Jullien, Heiner Roetz, Jean François Billeter, e Jana Rošker .File | Dimensione | Formato | |
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