L'analisi della resistenza limite delle strutture in calcestruzzo armato sotto assegnati processi di carico costituisce uno dei temi di ricerca di base e di grande attualità dell'ingegneria strutturale. In tale contesto un ruolo determinante è giocato dalla duttilità delle sezioni in c.a. che, sottoposte a stati di sollecitazione generalmente complessi, possono con-sentire o meno il raggiungimento dello stato di meccanismo di collasso, auspicabile per la struttura che riesce, in tal modo, ad esplicare la sua resistenza limite senza il verificarsi di condizioni di rottura anticipata per fragilità locale. Del resto è ben noto che il comportamento delle membrature in c.a., costituite dalla compartecipazione di materiali a caratteristiche estremamente differenziate, quali il calcestruzzo e l'acciaio, possa risultare fortemente variabile, e quindi propendere verso un comportamento fragile o duttile, a seconda dell'entità di diversi parametri caratteristici quali la resistenza dell'acciaio e del calcestruzzo, le percentuali di acciaio presenti nella sezione, l'entità dello sforzo normale. I nuovi acciai, ormai diffusi in tutta Europa, che hanno praticamente sostituito il tipo Feb44 tradizionale, realizzati con procedimento Tempeore, di cui si parlerà diffusamente nel Cap. 2, possiedono, rispetto agli acciai di precedente impiego, caratteristiche meccaniche che possono risultare sensibilmente diverse. Questi sono, infatti, caratterizzati da un ridotto rapporto tra tensione di rottura e di snervamento, un minore allungamento a rottura, e tensioni di snervamento superiori rispetto a quelle nominali. L'introduzione di tali acciai può, quindi, migliorare le caratteristiche locali di resistenza ma, al contrario, ridurre la duttilità degli elementi strutturali e le capacità ultime dell'intera struttura. Una volta raggiunta la condizione di fessurazione della sezione e di snervamento dell'acciaio, si verifica che ulteriori incrementi di carico comportano aumenti di deformazione nell'acciaio snervato tanto più elevati quanto minore è il rapporto di incrudimento dell'acciaio, e cioè il rapporto tra la tensione di rottura e la tensione di snervamento. In prossimità delle sezioni fessurate si generano, pertanto, delle concentrazioni o localizzazioni di deformazioni nell'acciaio, e quindi viene rapidamente raggiunta la condizione di massimo allungamento e rottura della barra. La mancata diffusione delle deformazioni plastiche nell'armatura comporta una ridotta duttilità dell'intero elemento e la tendenza ad un comportamento fragile globale della struttura. Il fenomeno risulta più evidente e complesso in presenza di carichi ciclici in quanto l'alternanza di sollecitazioni di trazione e compressione nell'acciaio, in corrispondenza delle sezioni fessurate, produce effetti di instabilità delle barre, e degrado dell'aderenza tra calcestruzzo ed acciaio per espulsione del copriferro. Le caratteristiche meccaniche dell'acciaio possono, pertanto, influenzare in modo rilevante la capacità di duttilità e di resistenza di una struttura. in particolare soggetta ad azioni sismiche. L'interesse rivolto alla problematica illustrata, da parte di vari autori, è testimoniato dalla recente bibliografia disponibile sull'argomento e dalle indagini sperimentali tuttora in fase di sviluppo, miranti a definire i requisiti di duttilità minima da richiedere alle barre di armatura. In tale contesto si inserisce questo lavoro che partendo da una semplice modellazione di elementi soggetti a sollecitazioni monotone di trazione, flessione e pressoflessione, si pone l'obiettivo di chiarire l'influenza delle caratteristiche degli acciai sul comportamento post-elastico di semplici strutture.

Rinaldi, Z. (2007). Duttilità e resistenza di strutture in c.a.: influenza della localizzazione delle deformazioni nell'acciaio [10.58015/rinaldi-zila_phd2007-05-14].

Duttilità e resistenza di strutture in c.a.: influenza della localizzazione delle deformazioni nell'acciaio

RINALDI, ZILA
2007-05-14

Abstract

L'analisi della resistenza limite delle strutture in calcestruzzo armato sotto assegnati processi di carico costituisce uno dei temi di ricerca di base e di grande attualità dell'ingegneria strutturale. In tale contesto un ruolo determinante è giocato dalla duttilità delle sezioni in c.a. che, sottoposte a stati di sollecitazione generalmente complessi, possono con-sentire o meno il raggiungimento dello stato di meccanismo di collasso, auspicabile per la struttura che riesce, in tal modo, ad esplicare la sua resistenza limite senza il verificarsi di condizioni di rottura anticipata per fragilità locale. Del resto è ben noto che il comportamento delle membrature in c.a., costituite dalla compartecipazione di materiali a caratteristiche estremamente differenziate, quali il calcestruzzo e l'acciaio, possa risultare fortemente variabile, e quindi propendere verso un comportamento fragile o duttile, a seconda dell'entità di diversi parametri caratteristici quali la resistenza dell'acciaio e del calcestruzzo, le percentuali di acciaio presenti nella sezione, l'entità dello sforzo normale. I nuovi acciai, ormai diffusi in tutta Europa, che hanno praticamente sostituito il tipo Feb44 tradizionale, realizzati con procedimento Tempeore, di cui si parlerà diffusamente nel Cap. 2, possiedono, rispetto agli acciai di precedente impiego, caratteristiche meccaniche che possono risultare sensibilmente diverse. Questi sono, infatti, caratterizzati da un ridotto rapporto tra tensione di rottura e di snervamento, un minore allungamento a rottura, e tensioni di snervamento superiori rispetto a quelle nominali. L'introduzione di tali acciai può, quindi, migliorare le caratteristiche locali di resistenza ma, al contrario, ridurre la duttilità degli elementi strutturali e le capacità ultime dell'intera struttura. Una volta raggiunta la condizione di fessurazione della sezione e di snervamento dell'acciaio, si verifica che ulteriori incrementi di carico comportano aumenti di deformazione nell'acciaio snervato tanto più elevati quanto minore è il rapporto di incrudimento dell'acciaio, e cioè il rapporto tra la tensione di rottura e la tensione di snervamento. In prossimità delle sezioni fessurate si generano, pertanto, delle concentrazioni o localizzazioni di deformazioni nell'acciaio, e quindi viene rapidamente raggiunta la condizione di massimo allungamento e rottura della barra. La mancata diffusione delle deformazioni plastiche nell'armatura comporta una ridotta duttilità dell'intero elemento e la tendenza ad un comportamento fragile globale della struttura. Il fenomeno risulta più evidente e complesso in presenza di carichi ciclici in quanto l'alternanza di sollecitazioni di trazione e compressione nell'acciaio, in corrispondenza delle sezioni fessurate, produce effetti di instabilità delle barre, e degrado dell'aderenza tra calcestruzzo ed acciaio per espulsione del copriferro. Le caratteristiche meccaniche dell'acciaio possono, pertanto, influenzare in modo rilevante la capacità di duttilità e di resistenza di una struttura. in particolare soggetta ad azioni sismiche. L'interesse rivolto alla problematica illustrata, da parte di vari autori, è testimoniato dalla recente bibliografia disponibile sull'argomento e dalle indagini sperimentali tuttora in fase di sviluppo, miranti a definire i requisiti di duttilità minima da richiedere alle barre di armatura. In tale contesto si inserisce questo lavoro che partendo da una semplice modellazione di elementi soggetti a sollecitazioni monotone di trazione, flessione e pressoflessione, si pone l'obiettivo di chiarire l'influenza delle caratteristiche degli acciai sul comportamento post-elastico di semplici strutture.
Campo DC Valore Lingua
dc.authority.academicField2000 Settore ICAR/08 - SCIENZA DELLE COSTRUZIONI en
dc.authority.advisor Cannarozzi, Mario it
dc.authority.advisor Ceccoli, Claudio it
dc.authority.advisor Bernardini, Alberto it
dc.authority.people RINALDI, ZILA it
dc.cilea.antefix yes it
dc.collection.id.s e291c0df-b2ad-cddb-e053-3a05fe0aa144 *
dc.collection.name 07 - Tesi di dottorato *
dc.contributor.appartenenza Dipartimento di Ingegneria Civile e Ingegneria informatica *
dc.contributor.appartenenza.mi 6980 *
dc.contributor.area AREA MIN. 08 - Ingegneria civile e architettura *
dc.coverage.academicyear Febbraio 1998 en
dc.date.accessioned 2007/05/14 12:02:29 it
dc.date.available 2007/05/14 12:02:29 it
dc.date.issued 2007/05/14 12:02:29 it
dc.description 10. Ciclo en
dc.description.abstracteng L'analisi della resistenza limite delle strutture in calcestruzzo armato sotto assegnati processi di carico costituisce uno dei temi di ricerca di base e di grande attualità dell'ingegneria strutturale. In tale contesto un ruolo determinante è giocato dalla duttilità delle sezioni in c.a. che, sottoposte a stati di sollecitazione generalmente complessi, possono con-sentire o meno il raggiungimento dello stato di meccanismo di collasso, auspicabile per la struttura che riesce, in tal modo, ad esplicare la sua resistenza limite senza il verificarsi di condizioni di rottura anticipata per fragilità locale. Del resto è ben noto che il comportamento delle membrature in c.a., costituite dalla compartecipazione di materiali a caratteristiche estremamente differenziate, quali il calcestruzzo e l'acciaio, possa risultare fortemente variabile, e quindi propendere verso un comportamento fragile o duttile, a seconda dell'entità di diversi parametri caratteristici quali la resistenza dell'acciaio e del calcestruzzo, le percentuali di acciaio presenti nella sezione, l'entità dello sforzo normale. I nuovi acciai, ormai diffusi in tutta Europa, che hanno praticamente sostituito il tipo Feb44 tradizionale, realizzati con procedimento Tempeore, di cui si parlerà diffusamente nel Cap. 2, possiedono, rispetto agli acciai di precedente impiego, caratteristiche meccaniche che possono risultare sensibilmente diverse. Questi sono, infatti, caratterizzati da un ridotto rapporto tra tensione di rottura e di snervamento, un minore allungamento a rottura, e tensioni di snervamento superiori rispetto a quelle nominali. L'introduzione di tali acciai può, quindi, migliorare le caratteristiche locali di resistenza ma, al contrario, ridurre la duttilità degli elementi strutturali e le capacità ultime dell'intera struttura. Una volta raggiunta la condizione di fessurazione della sezione e di snervamento dell'acciaio, si verifica che ulteriori incrementi di carico comportano aumenti di deformazione nell'acciaio snervato tanto più elevati quanto minore è il rapporto di incrudimento dell'acciaio, e cioè il rapporto tra la tensione di rottura e la tensione di snervamento. In prossimità delle sezioni fessurate si generano, pertanto, delle concentrazioni o localizzazioni di deformazioni nell'acciaio, e quindi viene rapidamente raggiunta la condizione di massimo allungamento e rottura della barra. La mancata diffusione delle deformazioni plastiche nell'armatura comporta una ridotta duttilità dell'intero elemento e la tendenza ad un comportamento fragile globale della struttura. Il fenomeno risulta più evidente e complesso in presenza di carichi ciclici in quanto l'alternanza di sollecitazioni di trazione e compressione nell'acciaio, in corrispondenza delle sezioni fessurate, produce effetti di instabilità delle barre, e degrado dell'aderenza tra calcestruzzo ed acciaio per espulsione del copriferro. Le caratteristiche meccaniche dell'acciaio possono, pertanto, influenzare in modo rilevante la capacità di duttilità e di resistenza di una struttura. in particolare soggetta ad azioni sismiche. L'interesse rivolto alla problematica illustrata, da parte di vari autori, è testimoniato dalla recente bibliografia disponibile sull'argomento e dalle indagini sperimentali tuttora in fase di sviluppo, miranti a definire i requisiti di duttilità minima da richiedere alle barre di armatura. In tale contesto si inserisce questo lavoro che partendo da una semplice modellazione di elementi soggetti a sollecitazioni monotone di trazione, flessione e pressoflessione, si pone l'obiettivo di chiarire l'influenza delle caratteristiche degli acciai sul comportamento post-elastico di semplici strutture. en
dc.description.allpeople Rinaldi, Zila it
dc.description.allpeopleoriginal Rinaldi, Zila it
dc.description.doctschool Dottorato in ingegneria delle strutture en
dc.description.fulltext open en
dc.description.tableofcontents Capitolo 1, Problematiche attuali sulla duttilità di strutture in c.a. 1l - 1. Introduzione - 2. Influenza delle caratteristiche dei materiali sulla duttilità di strutture in c.a - Obiettivi e contenuti della tesi - Capitolo 2, Gli attuali acciai da cemento armato e il comportamento strutturale - l. Evoluzione delle caratteristiche degli acciai da cemento armato - 2. Caratteristiche delle barre d'acciaio tipo Tempcore - 2.1. Valori caratteristici e di normativa - 3. Comportamento monotono di elementi armati con acciai tipo Tempcore - 4. Comportamento ciclico di elementi armati con acciai tipo Tempcore - Capitolo 3, Duttilità dell'elemento teso - 1. Modellazione dell'elemento soggetto a trazione - 1.1. Distribuzione di tensioni e deformazioni nell'elemento - 2. Valutazione del legame forza-deformazione media - 3. Snervamento e localizzazione della deformazione nell'acciaio - 4. Influenza del legame di aderenza - 5. Deformazioni plastiche ultime di elementi tesi - 6. Confronti - Capitolo 4, Duttilità dell'elemento inflesso - 1. Modellazione del comportamento di elementi inflessi - 1.1. Distribuzione di tensioni e deformazioni nell'elemento - 2. Comportamento dell'elemento inflesso - 2.1. Analisi della sezione fessurata - 2.2. Analisi della sezione di estremità - 2.3. Analisi della sezione di snervamento - 2.4. Legame momento - curvatura media - 3. Valutazione del legame momento-curvatura con calcestruzzo non lineare - 3.1. Analisi della sezione fessurata - 3.2. Analisi della sezione di estremità - 3.3. Analisi della sezione di snervamento - 4. Influenza delle caratteristiche degli acciai sulla localizzazione delle deformazioni - 5. Indagini numeriche - 6. Confronti - Capitolo 5, Duttilità dell'elemento pressoinflesso - 1. Modellazione del comportamento di elementi in presenza di sforzo normale - 1.1. Calcestruzzo lineare - 1.2. Calcestruzzo parabolico e parabola - rettangolo - 2. Legame momento-curvatura media ed effetto di localizzazione delle deformazioni - 3. Applicazioni numeriche - 4. Confronti: Modello CEB - Capitolo 6, Elementi strutturali - 1. Valutazione della duttilità di elementi trave o pilastro: rotazione plastica - 2. Applicazioni numeriche - 3. Confronti - 4. Elemento pilastro: influenza dello sforzo normale - 5. Strutture intelaiate - 6. Osservazioni conclusive - Bibliografia en
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dc.identifier.citation Rinaldi, Z. (2007). Duttilità e resistenza di strutture in c.a.: influenza della localizzazione delle deformazioni nell'acciaio [10.58015/rinaldi-zila_phd2007-05-14]. en
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dc.publisher.name Università degli Studi di Roma "Tor Vergata" -
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