Nel 1626, l’ancora monsignor Fabio Chigi (Siena 1599-Roma 1667) rivendica il patronato della cappella gentilizia di Santa Maria del Popolo a Roma, intitolata alla madonna di Loreto ed edificata da Agostino Chigi (1465-1520), il “Magnifico” banchiere di Giulio II della Rovere e di Leone X de Medici. Il contenzioso per la proprietà della cappella si risolve a favore del Chigi solo nel 1629 , proprio in concomitanza con la sua nomina a vicelegato di Ferrara (1629-34), a cui segue quella di inquisitore a Malta (1634-1639), e infine la nunziatura apostolica a Colonia (1639-1651). La lontananza da Roma differisce i restauri alla cappella, di cui si ignora la natura e l’entità prospettate originariamente dall’ambizioso Fabio. Solo a partire dal 1652 dopo la nomina a segretario di stato (1651) e a cardinale (1652), il Chigi, ottenuta dal papa Innocenzo X la titolarità della basilica di Santa Maria del Popolo, promuove i lavori nella cappella di famiglia, da cui prende le mosse l’“ammodernamento” chigiano dell’intera chiesa. Il saggio ricostruisce l'intervento di completamento della cappella Chigi e di aggiornamento linguistico dell'intera chiesa per opera Gian Lorenzo Bernini.
Conforti, C., D'Amelio, M.g. (2009). Gian Lorenzo Bernini e Alessandro VII a Santa Maria del Popolo. In M. Richiello, I. Miarelli Mariani (a cura di), Santa Maria del Popolo: storia e restauri (pp. 567-618). Roma : Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.
Gian Lorenzo Bernini e Alessandro VII a Santa Maria del Popolo
CONFORTI, CLAUDIA;D'AMELIO, MARIA GRAZIA
2009-01-01
Abstract
Nel 1626, l’ancora monsignor Fabio Chigi (Siena 1599-Roma 1667) rivendica il patronato della cappella gentilizia di Santa Maria del Popolo a Roma, intitolata alla madonna di Loreto ed edificata da Agostino Chigi (1465-1520), il “Magnifico” banchiere di Giulio II della Rovere e di Leone X de Medici. Il contenzioso per la proprietà della cappella si risolve a favore del Chigi solo nel 1629 , proprio in concomitanza con la sua nomina a vicelegato di Ferrara (1629-34), a cui segue quella di inquisitore a Malta (1634-1639), e infine la nunziatura apostolica a Colonia (1639-1651). La lontananza da Roma differisce i restauri alla cappella, di cui si ignora la natura e l’entità prospettate originariamente dall’ambizioso Fabio. Solo a partire dal 1652 dopo la nomina a segretario di stato (1651) e a cardinale (1652), il Chigi, ottenuta dal papa Innocenzo X la titolarità della basilica di Santa Maria del Popolo, promuove i lavori nella cappella di famiglia, da cui prende le mosse l’“ammodernamento” chigiano dell’intera chiesa. Il saggio ricostruisce l'intervento di completamento della cappella Chigi e di aggiornamento linguistico dell'intera chiesa per opera Gian Lorenzo Bernini.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.