The use of technology is progressing in the legal field in the form of digitization of processes and predictive justice. Innovative technologies can remedy judicial inaction, or guarantee greater certainty of the law, understood as the objective predictability of the consequences that the legal system establishes with respect to certain behaviours. There are several applications of AI both in Europe and in the rest of the world, especially in the United States. In Italy, from the multiple jurisprudential pronouncements following automated administrative measures prejudicial to some workers in the school sector, it has emerged that the use of algorithms can be in tension with various constitutional principles. A European Union regulation will soon intervene on the matter, but pending the regulation, reference can still be made to the CEPEJ Charter. It is a non-binding tool, but which has the merit of enunciating substantial and methodological principles with respect to the multiple risks that the use of AI applications entails. In fact, a prudent approach must be taken when integrating AI into the judicial system. In particular, it is essential to verify that the proposed applications are an added value for users and effectively contribute to accessing and achieving the objectives of the public service of justice and do not, on the other hand, prejudice constitutional values and cause violations of fundamental human rights.

L’utilizzo della tecnologia progredisce in ambito giuridico sotto forma di digitalizzazione dei processi e della giustizia predittiva. Le nuove tecnologie possono rimediare all’immobilismo giudiziario, oppure garantire maggiore certezza del diritto, intesa quale obiettiva prevedibilità delle conseguenze che l’ordinamento giuridico fissa rispetto a determinati comportamenti. Vi sono diverse applicazioni dell’IA sia in Europa che nel resto del mondo, in particolare negli Stati Uniti. In Italia, dai plurimi pronunciamenti giurisprudenziali seguiti a provvedimenti amministrativi automatizzati pregiudizievoli per alcuni lavoratori del comparto scuola, è emerso che l’uso degli algoritmi può essere in tensione con diversi principi costituzionali. Sulla materia interverrà a breve un regolamento dell’Unione europea, ma nelle more del regolamento si può comunque fare riferimento alla CEPEJ Charter. Si tratta di uno strumento non vincolante, ma che ha il merito di enunciare principi sostanziali e metodologici rispetto ai molteplici rischi che comporta l’uso delle applicazioni dell’IA. Nell’integrazione dell’IA nel sistema giudiziario è necessario, infatti, adottare un approccio prudente. In particolare, è essenziale verificare che le applicazioni proposte siano un valore aggiunto per gli utenti e contribuiscano effettivamente all’accesso e alla realizzazione degli obiettivi del servizio pubblico della giustizia e non portino, invece, pregiudizio a valori costituzionali e causare violazioni dei diritti fondamentali della persona.

D'Andrea, A. (2023). I primi passi dell’intelligenza artificiale nel sistema giudiziario. PERSONALE E LAVORO, 657(7), 4-13.

I primi passi dell’intelligenza artificiale nel sistema giudiziario

D'Andrea Antonella
2023-07-01

Abstract

The use of technology is progressing in the legal field in the form of digitization of processes and predictive justice. Innovative technologies can remedy judicial inaction, or guarantee greater certainty of the law, understood as the objective predictability of the consequences that the legal system establishes with respect to certain behaviours. There are several applications of AI both in Europe and in the rest of the world, especially in the United States. In Italy, from the multiple jurisprudential pronouncements following automated administrative measures prejudicial to some workers in the school sector, it has emerged that the use of algorithms can be in tension with various constitutional principles. A European Union regulation will soon intervene on the matter, but pending the regulation, reference can still be made to the CEPEJ Charter. It is a non-binding tool, but which has the merit of enunciating substantial and methodological principles with respect to the multiple risks that the use of AI applications entails. In fact, a prudent approach must be taken when integrating AI into the judicial system. In particular, it is essential to verify that the proposed applications are an added value for users and effectively contribute to accessing and achieving the objectives of the public service of justice and do not, on the other hand, prejudice constitutional values and cause violations of fundamental human rights.
lug-2023
Pubblicato
Rilevanza nazionale
Articolo
Esperti anonimi
Settore IUS/07 - DIRITTO DEL LAVORO
Italian
L’utilizzo della tecnologia progredisce in ambito giuridico sotto forma di digitalizzazione dei processi e della giustizia predittiva. Le nuove tecnologie possono rimediare all’immobilismo giudiziario, oppure garantire maggiore certezza del diritto, intesa quale obiettiva prevedibilità delle conseguenze che l’ordinamento giuridico fissa rispetto a determinati comportamenti. Vi sono diverse applicazioni dell’IA sia in Europa che nel resto del mondo, in particolare negli Stati Uniti. In Italia, dai plurimi pronunciamenti giurisprudenziali seguiti a provvedimenti amministrativi automatizzati pregiudizievoli per alcuni lavoratori del comparto scuola, è emerso che l’uso degli algoritmi può essere in tensione con diversi principi costituzionali. Sulla materia interverrà a breve un regolamento dell’Unione europea, ma nelle more del regolamento si può comunque fare riferimento alla CEPEJ Charter. Si tratta di uno strumento non vincolante, ma che ha il merito di enunciare principi sostanziali e metodologici rispetto ai molteplici rischi che comporta l’uso delle applicazioni dell’IA. Nell’integrazione dell’IA nel sistema giudiziario è necessario, infatti, adottare un approccio prudente. In particolare, è essenziale verificare che le applicazioni proposte siano un valore aggiunto per gli utenti e contribuiscano effettivamente all’accesso e alla realizzazione degli obiettivi del servizio pubblico della giustizia e non portino, invece, pregiudizio a valori costituzionali e causare violazioni dei diritti fondamentali della persona.
artificial intelligence; digitalis; algoritm; judicial system
Intelligenza artificiale; digitale; algoritmo; sistema giudiziario
https: //www.isper.org
D'Andrea, A. (2023). I primi passi dell’intelligenza artificiale nel sistema giudiziario. PERSONALE E LAVORO, 657(7), 4-13.
D'Andrea, A
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