Metateatro e altro teatro oltre l'emergenza

Il 23 gennaio del 2020 ha inizio il primo lockdown di massa della storia: 60 milioni di persone appartenenti alla provincia di Hubei – di cui 11 milioni solo nella città di Wuhan – entrano in un rigido lockdown. A quell’altezza, pochi avevano immaginato o si erano spinti a prevedere che anche l’Italia, e poi tutta l’Europa, nel giro di due mesi avrebbe adottato misure simili per affrontare la pandemia da Sars-Cov-2 poi nota come Covid -19 (Coronavirus Disease). L’VIII Edizione del Convegno internazionale “Culture del Teatro moderno e contemporaneo. Per Angela Paladi- ni Volterra” si è svolta da lì a pochi mesi e non ha potuto che tenere conto nei temi e nelle modalità delle difficol- tà del periodo che stavamo attraversando. Il tema del Convegno avrebbe dovuto essere dedicato al Metateatro dalle sue prime manifestazioni alla contempo- raneità per coprire i temi cari agli studi di Angela Paladini Volterra, a partire da Goldoni, fino a raggiungere la con- temporaneità, e in particolare Pirandello per il quale ricor- reva il centenario dalla prima rappresentazione al Teatro Valle di Roma dei Sei personaggi in cerca di autore di Pirandello (9 maggio del 1921). La crisi pandemica ha portato, però, il comitato scientifico – costituito da Luciano Mariti, Rino Caputo e la sottoscritta – a modificare il titolo in “Meta- teatro e altro teatro oltre l’emergenza”. L’intento è stato quello di affrontare l’urgenza di parlare della situazione attuale del teatro, di dare spazio alle riflessioni teoriche, pratiche ed esperienziali intorno al rapporto fra teatro, so- cietà e realtà virtuale, che la crisi epidemiologica, ancora in corso, stava rendendo più pressanti che mai.