Lo studio si propone di evidenziare come alcune prerogative già appartenenti al Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale (D.S.S.U.I.), secondo il suo Statuto, siano state confermate e sviluppate dalla Costituzione Apostolica Praedicate Evangelium. In base al principio di gradualità della riforma, la citata Cost. Ap. recepisce infatti la disciplina statutaria, ne esalta alcuni tratti caratterizzanti e li prevede come principi guida valevoli per tutta la Curia Romana. In particolare, ciò accade con il compito di servizio alla communio, realizzato sia nei confronti della collegialità episcopale, sia verso le Chiese particolari, sia nei confronti dei Vescovi diocesani e titolari, sia in altre forme di azione collegiale (può talvolta scorgervisi un vero e proprio esercizio di corresponsabilità episcopale, talaltra, l’applicazione di un più semplice decentramento). Ciò esprime notoriamente un carattere ecclesiologico della imago Ecclesiae, voluto dal Concilio ecumenico Vaticano II, e valorizzato dalle due Costituzioni Apostoliche di riforma: Regimini Ecclesiae Universae e Pastor Bonus (nel cui solco la P.E. si colloca), di talché, come in un gioco di risonanze, la Curia Romana riflette una conformazione di tutta la Chiesa, ed il D.S.S.U.I. riproduce al proprio interno una conformazione della Curia. Anzi, avendola anticipata, può dirsi quasi che ne abbia costituito un parziale modello. A ciò si aggiunge il carattere missionario, che informa l’azione del D.S.S.U.I., e che oggi connota quella della Curia Romana tutta; esso è presente nella unitarietà della triade: parola-sacramento-carità (kerygma-martyrium / leiturgia / diakonia) che nel Dicastero in esame giustifica l’articolazione delle competenze, e per la Curia pure si traduce in una nuova architettura curiale (si apre l’elenco dei Dicasteri con i tre, dedicati alla Evangelizzazione; Dottrina della Fede; Servizio della Carità), oltre che in una chiave ermeneutica di carattere generale. Infine, il metodo sinodale, si esprime – sia per tutta la Curia che per il Dicastero in parola - in sinergie intra e interdicasteriali. Più specialmente, la componente laicale sembra destinata a rivestire un ruolo di spicco nel realizzare la varietà del Popolo di Dio quale segno di sinodalità intradicasteriale. Anche qui, la conoscenza delle realtà temporali e la capacità di discernere i segni dei tempi valgono quale criterio generale nella selezione del personale di Curia (insieme alla competenza per materia; cfr. nn. 7 e 10 di Principi e Criteri), per la quale si raccomanda apertamente una valorizzazione del laicato; tanto più, ciò è a dirsi per il Dicastero in parola, il quale, indole sua, è chiamato a servire l’uomo contemporaneo, nel suo progredire storico, temporale e spirituale. Dunque anche in questo aspetto il Dicastero sembra destinato a svolgere un ruolo esemplare per tutta la Curia romana.

Saraceni, E.g. (2023). Osservazioni sul Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale alla luce della recente Costituzione di Riforma della Curia Romana (Praedicate Evangelium) - Anmerkungen zum Dikasterium für den Dienst zugunsten der ganzheitlichen Entwicklung des Menschen im Lichte der jüngsten Reformkonstitution der Römischen Kurie (Praedicate Evangelium). NOMOK_372NON, 1-13.

Osservazioni sul Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale alla luce della recente Costituzione di Riforma della Curia Romana (Praedicate Evangelium) - Anmerkungen zum Dikasterium für den Dienst zugunsten der ganzheitlichen Entwicklung des Menschen im Lichte der jüngsten Reformkonstitution der Römischen Kurie (Praedicate Evangelium)

Saraceni, E G
2023-01-01

Abstract

Lo studio si propone di evidenziare come alcune prerogative già appartenenti al Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale (D.S.S.U.I.), secondo il suo Statuto, siano state confermate e sviluppate dalla Costituzione Apostolica Praedicate Evangelium. In base al principio di gradualità della riforma, la citata Cost. Ap. recepisce infatti la disciplina statutaria, ne esalta alcuni tratti caratterizzanti e li prevede come principi guida valevoli per tutta la Curia Romana. In particolare, ciò accade con il compito di servizio alla communio, realizzato sia nei confronti della collegialità episcopale, sia verso le Chiese particolari, sia nei confronti dei Vescovi diocesani e titolari, sia in altre forme di azione collegiale (può talvolta scorgervisi un vero e proprio esercizio di corresponsabilità episcopale, talaltra, l’applicazione di un più semplice decentramento). Ciò esprime notoriamente un carattere ecclesiologico della imago Ecclesiae, voluto dal Concilio ecumenico Vaticano II, e valorizzato dalle due Costituzioni Apostoliche di riforma: Regimini Ecclesiae Universae e Pastor Bonus (nel cui solco la P.E. si colloca), di talché, come in un gioco di risonanze, la Curia Romana riflette una conformazione di tutta la Chiesa, ed il D.S.S.U.I. riproduce al proprio interno una conformazione della Curia. Anzi, avendola anticipata, può dirsi quasi che ne abbia costituito un parziale modello. A ciò si aggiunge il carattere missionario, che informa l’azione del D.S.S.U.I., e che oggi connota quella della Curia Romana tutta; esso è presente nella unitarietà della triade: parola-sacramento-carità (kerygma-martyrium / leiturgia / diakonia) che nel Dicastero in esame giustifica l’articolazione delle competenze, e per la Curia pure si traduce in una nuova architettura curiale (si apre l’elenco dei Dicasteri con i tre, dedicati alla Evangelizzazione; Dottrina della Fede; Servizio della Carità), oltre che in una chiave ermeneutica di carattere generale. Infine, il metodo sinodale, si esprime – sia per tutta la Curia che per il Dicastero in parola - in sinergie intra e interdicasteriali. Più specialmente, la componente laicale sembra destinata a rivestire un ruolo di spicco nel realizzare la varietà del Popolo di Dio quale segno di sinodalità intradicasteriale. Anche qui, la conoscenza delle realtà temporali e la capacità di discernere i segni dei tempi valgono quale criterio generale nella selezione del personale di Curia (insieme alla competenza per materia; cfr. nn. 7 e 10 di Principi e Criteri), per la quale si raccomanda apertamente una valorizzazione del laicato; tanto più, ciò è a dirsi per il Dicastero in parola, il quale, indole sua, è chiamato a servire l’uomo contemporaneo, nel suo progredire storico, temporale e spirituale. Dunque anche in questo aspetto il Dicastero sembra destinato a svolgere un ruolo esemplare per tutta la Curia romana.
gen-2023
Pubblicato
Rilevanza internazionale
Articolo
Comitato scientifico
Settore IUS/11 - DIRITTO CANONICO E DIRITTO ECCLESIASTICO
Italian
German
Die Studie zielt darauf ab, hervorzuheben, wie einige Vorrechte, die bereits dem Dikasterium zur Förderung der ganzheitlichen menschlichen Entwicklung (DDGEM) gemäß seiner Satzung zustehen, von der Apostolischen Konstitution Praedicate Evangelium bestätigt und weiterentwickelt wurden. Auf der Grundlage des Prinzips der schrittweisen Reform der oben genannten Apostolischen Konstitution setzt es nämlich die gesetzliche Disziplin um, verstärkt einige ihrer charakteristischen Merkmale und sieht sie als Leitprinzipien vor, die für die gesamte Römische Kurie gelten. Dies geschieht insbesondere mit dem Dienst an der Communio, der sowohl gegenüber der bischöflichen Kollegialität als auch gegenüber den Teilkirchen und gegenüber den Diözesan- und Titularbischöfen sowie in anderen Formen kollegialen Handelns verwirklicht ist (manchmal lässt sich eine echte und eigentliche Ausübung der bischöflichen Mitverantwortung erkennen, manchmal die Anwendung einer einfacheren Dezentralisierung). Dies drückt bekanntlich einen ekklesiologischen Wesenszug des Bildes der Kirche aus, der vom Zweiten Vatikanischen Konzil gewünscht und von den beiden Apostolischen Reformkonstitutionen Regimini Ecclesiae Universae und Pastor Bonus (in deren Spur Praedicate Evangelium steht) geschätzt wird, so dass die Römische Kurie, wie in einem Spiel des Widerhalls, die Gestalt der ganzen Kirche widerspiegelt und das DDGEM in seinem Inneren die Gestalt der Kurie wiedergibt. In der Tat kann man, indem man es vorwegnimmt, gewissermaßen sagen, dass es ein Teilmodell davon darstellt. Dazu kommt der missionarische Charakter, der die Tätigkeit des DDGEM prägt und heute diejenige der gesamten Römischen Kurie kennzeichnet; er liegt in der Einheit der Triade: Wort-Sakrament-Nächstenliebe (kerygma martyrium / leiturgia / diakonia), die im betreffenden Dikasterium die Gliederung der Kompetenzen begründet und sich in der Kurie durch eine neue Architektur ausdrückt (die Liste der Dikasterien beginnt mit den dreien, die der Evangelisierung, der Glaubenslehre und der Nächstenliebe gewidmet sind), sowie durch einen hermeneutischen Schlüssel allgemeiner Art. Schließlich drückt sich die synodale Methode – sowohl für die gesamte Kurie als auch für das betreffende Dikasterium – im intra- und interdikasteriellen Zusammenwirken aus. Insbesondere scheint der Laienanteil dazu bestimmt zu sein, eine herausragende Rolle bei der Verwirklichung der Vielfalt des Volkes Gottes als Zeichen der Synodalität innerhalb des Dikasteriums zu spielen. Auch hier gilt die Kenntnis der zeitlichen Gegebenheiten und die Fähigkeit, die Zeichen der Zeit zu erkennen, als allgemeines Kriterium bei der Auswahl des Kurienpersonals, für die eine Wertschätzung der Laien offen empfohlen wird; dies gilt umso mehr für das betreffende Dikasterium, das seiner Natur nach dazu berufen ist, dem heutigen Menschen in seinem geschichtlichen, zeitlichen und geistlichen Fortschritt zu dienen. Daher scheint das Dikasterium auch in dieser Hinsicht dazu bestimmt zu sein, eine Vorbildrolle für die gesamte Römische Kurie zu spielen.
Curia Romana; Praedicate Evangelium; Sviluppo Umano Integrale
Römische Kurie; Praedicate Evangelium; Ganzheitlichen Entwicklung des Menschen
Pubblicazione sul web, liberamente consultabile.
Saraceni, E.g. (2023). Osservazioni sul Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale alla luce della recente Costituzione di Riforma della Curia Romana (Praedicate Evangelium) - Anmerkungen zum Dikasterium für den Dienst zugunsten der ganzheitlichen Entwicklung des Menschen im Lichte der jüngsten Reformkonstitution der Römischen Kurie (Praedicate Evangelium). NOMOK_372NON, 1-13.
Saraceni, Eg
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2108/322260
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