La riforma del teatro fa pendant a una “riforma dell’umano” che Diderot tenta nel teatro e attraverso la messa in scena teatrale, oltre che nelle opere filosofiche coeve, per lo più clandestine o postume. Il soggetto della sua ultima e assai meno nota pièce: "È buono? È malvagio? Ossia l’ufficioso canzonatore, o colui che li serve tutti e non ne accontenta nessuno" (1781) fa uso di una tecnica metateatrale atta a suscitare interrogativi essenziali, filosofici, nello spettatore, coinvolgendolo nel tessuto narrativo della scena. "Est-il bon? Est-il méchant?" è dunque la pièce più tardiva di Diderot ed è la meglio riuscita. Pubblicata solo nel 1834, non è più molto rappresentata oggi. La prima rappresentazione completa alla Comédie française risale a oltre sessant’anni fa (1955). Diderot è riuscito a dare alla composizione, tra lo scherzo e la commedia di carattere, una vitalità tale che la si può considerare senz’altro come una delle opere drammatiche più ricche e meglio riuscite del teatro del XVIII secolo, soprattutto per il gusto delle allusioni, le critiche velate del potere, l’ironia graffiante dei costumi e della società d’ancien régime, solo una decina d’anni prima della grande Rivoluzione del 1789
Quintili, P. (2023). La riforma teatrale diderottiana come annuncio della contemporaneità. In R. Caputo-L. Mariti-F. Nardi (a cura di), Metateatro e altro teatro, oltre l'emergenza (pp. 82-103). Roma : Armando Editore.
La riforma teatrale diderottiana come annuncio della contemporaneità
Quintili
Membro del Collaboration Group
2023-04-01
Abstract
La riforma del teatro fa pendant a una “riforma dell’umano” che Diderot tenta nel teatro e attraverso la messa in scena teatrale, oltre che nelle opere filosofiche coeve, per lo più clandestine o postume. Il soggetto della sua ultima e assai meno nota pièce: "È buono? È malvagio? Ossia l’ufficioso canzonatore, o colui che li serve tutti e non ne accontenta nessuno" (1781) fa uso di una tecnica metateatrale atta a suscitare interrogativi essenziali, filosofici, nello spettatore, coinvolgendolo nel tessuto narrativo della scena. "Est-il bon? Est-il méchant?" è dunque la pièce più tardiva di Diderot ed è la meglio riuscita. Pubblicata solo nel 1834, non è più molto rappresentata oggi. La prima rappresentazione completa alla Comédie française risale a oltre sessant’anni fa (1955). Diderot è riuscito a dare alla composizione, tra lo scherzo e la commedia di carattere, una vitalità tale che la si può considerare senz’altro come una delle opere drammatiche più ricche e meglio riuscite del teatro del XVIII secolo, soprattutto per il gusto delle allusioni, le critiche velate del potere, l’ironia graffiante dei costumi e della società d’ancien régime, solo una decina d’anni prima della grande Rivoluzione del 1789I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.