Lo statuto di Roma mostra un Comune in tutto espressione della civiltà comunale italiana medievale, ancora connotato da certi marcati tratti popolari superstiti, con potestà e prerogative tipiche delle maggiori realtà urbane. La vicinanza del Sovrano pontefice non sembra aver compromesso, limitato eccessivamente o snaturato l’ordinamento comunale, almeno a livello di normativa statutaria. Lo statuto di Roma è più corposo e complesso di quelli delle altre città laziali esaminati, ma meno ordinato; con quelli non presenta aspetti di particolare similitudine, se non nei tratti più generali comuni un po’ a tutta la produzione statutaria nei territori italiani e nel carattere politico popolare. Se la normativa civilistica è più articolata di quelle delle altre città laziali, probabilmente per la maggiore presenza di tecnici del diritto (attestata dallo statuto stesso), la materia penale, nella sua durezza, è in linea con quella degli altri statuti, ma diversa nelle soluzioni, dato che fa escludere un processo di compiuta uniformazione. Non si riscontra, né nei contenuti, né nell’indicazione delle fonti suppletive, una maggiore influenza del diritto canonico, anche se su questo aspetto – e non solo su questo – occorrerebbero studi sulle pronunce giudiziarie del tribunale capitolino.
Dani, A. (2023). Qualche confronto tra lo statuto di Roma del 1469 e quelli di altre città laziali del tempo. In S.N. Anna Modigliani (a cura di), Lo statuto del comune di Roma del 1469 emanato da papa Paolo 2. (pp. 61-75). Roma : Senato della Repubblica.
Qualche confronto tra lo statuto di Roma del 1469 e quelli di altre città laziali del tempo
DANI ALESSANDRO
2023-04-01
Abstract
Lo statuto di Roma mostra un Comune in tutto espressione della civiltà comunale italiana medievale, ancora connotato da certi marcati tratti popolari superstiti, con potestà e prerogative tipiche delle maggiori realtà urbane. La vicinanza del Sovrano pontefice non sembra aver compromesso, limitato eccessivamente o snaturato l’ordinamento comunale, almeno a livello di normativa statutaria. Lo statuto di Roma è più corposo e complesso di quelli delle altre città laziali esaminati, ma meno ordinato; con quelli non presenta aspetti di particolare similitudine, se non nei tratti più generali comuni un po’ a tutta la produzione statutaria nei territori italiani e nel carattere politico popolare. Se la normativa civilistica è più articolata di quelle delle altre città laziali, probabilmente per la maggiore presenza di tecnici del diritto (attestata dallo statuto stesso), la materia penale, nella sua durezza, è in linea con quella degli altri statuti, ma diversa nelle soluzioni, dato che fa escludere un processo di compiuta uniformazione. Non si riscontra, né nei contenuti, né nell’indicazione delle fonti suppletive, una maggiore influenza del diritto canonico, anche se su questo aspetto – e non solo su questo – occorrerebbero studi sulle pronunce giudiziarie del tribunale capitolino.| File | Dimensione | Formato | |
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