The impact of new technologies on the constitutional rights while opens up new perspectives for the exercise of fundamental rights, on the other it produces the emergence of new ones. Among these, those new rights that protect the person of the worker from threats deriving from the use of digital technology by both public and private subjects: the right to the protection of personal data, the right to not be subject to automated decisions or the right not to be subjected to "exclusively" algorithmic decisions. However, there are also new threats to workers' constitutional rights, both with regard to their individual personality and collective action. In this perspective, the metamorphosis found in the exercise of employers' powers is highlighted, but also the emergence of new forms of work activity that are difficult to legally qualify. In addition, new risks for the psycho-physical health of workers emerge, attributable both to the technological tool and to the methods of its use, urging new rules of prevention and protection. Finally, the difficulty posed by new technologies to trade union rights is analyzed. The rupture of the working patterns of the past has in fact increased the need to identify new ways of participating digitized workers in trade union activity. Social networks and media and, at a more in-depth level, big data can in fact constitute an opportunity to develop new strategies, facilitating forms of participation and sharing in the dematerialized or virtual corporate community, as well as new forms of aggregation and collective self-protection inside and outside the company. The analysis therefore shows that the consequences of digitalisation on quality and working conditions need to be thoroughly assessed. The challenge to find adequate tools to guide the use of digital technologies in the name of human control, as required by the European collective framework agreement, also calls for the innovation capacity of the social partners, but cannot leave the legislator indifferent or extraneous.

L’impatto delle nuove tecnologie sui diritti riconosciuti dalla nostra Carta costituzionale mentre, da un lato, ha dischiuso nuove prospettive per l’esercizio dei diritti fondamentali già riconosciuti, dall’altro ha prodotto l’emersione di nuovi, utili a proteggere la persona e a rendere effettivamente fruibili le nuove opportunità che le innovazioni hanno generato. Tra questi occorre menzionare quei nuovi diritti che proteggono la persona del lavoratore da minacce provenienti dall’utilizzo della tecnologia digitale da parte di soggetti sia pubblici che privati: il diritto alla protezione dei dati personali, il diritto a non essere oggetto di decisioni automatizzate o il diritto a non essere sottoposti a decisioni “esclusivamente” algoritmiche. Si evidenziano, tuttavia, anche nuove minacce ai diritti costituzionali dei lavoratori, sia con riferimento alla loro personalità individuale che all’azione collettiva. In questa prospettiva è evidenziata la metamorfosi riscontrata nell’esercizio dei poteri datoriali, ma anche l’emersione di nuove forme di attività lavorativa di difficile qualificazione giuridica. Emergono, inoltre, nuovi rischi per la salute psico-fisica dei lavoratori, imputabili sia allo strumento tecnologico che alle modalità del suo utilizzo, sollecitando nuove regole di prevenzione e protezione. Da ultimo è analizzata la difficoltà posta dalle nuove tecnologie ai diritti sindacali. La rottura degli schemi lavorativi del passato ha infatti accresciuto la necessità di individuare nuove modalità di partecipazione dei lavoratori digitalizzati all’attività sindacale. I social network e i media e, ad un livello più approfondito, i big data possono infatti costituire un’opportunità per elaborare nuove strategie, agevolando forme di partecipazione e condivisione nella comunità aziendale dematerializzata o virtuale, nonché nuove forme di aggregazione e autotutela collettiva dentro e fuori l’impresa. Da quanto esaminato emerge, quindi, la necessità di valutare approfonditamente le conseguenze della digitalizzazione sulla qualità e sulle condizioni di lavoro. La sfida a trovare adeguati strumenti per orientare l’uso delle tecnologie digitali all’insegna del controllo umano, come richiede l’accordo quadro collettivo europeo, sollecita la capacità di innovazione delle parti sociali, ma non può lasciare indifferente o estraneo il legislatore.

D'Andrea, A. (2022). Le nuove tecnologie e i diritti costituzionali dei lavoratori.. In Giunta C. (a cura di), "e-Constitution": la metamorfosi dei diritti nell'era digitale (pp. 191-232). Napoli : Edizioni Scientifiche Italiane.

Le nuove tecnologie e i diritti costituzionali dei lavoratori.

D'Andrea Antonella
2022-12-01

Abstract

The impact of new technologies on the constitutional rights while opens up new perspectives for the exercise of fundamental rights, on the other it produces the emergence of new ones. Among these, those new rights that protect the person of the worker from threats deriving from the use of digital technology by both public and private subjects: the right to the protection of personal data, the right to not be subject to automated decisions or the right not to be subjected to "exclusively" algorithmic decisions. However, there are also new threats to workers' constitutional rights, both with regard to their individual personality and collective action. In this perspective, the metamorphosis found in the exercise of employers' powers is highlighted, but also the emergence of new forms of work activity that are difficult to legally qualify. In addition, new risks for the psycho-physical health of workers emerge, attributable both to the technological tool and to the methods of its use, urging new rules of prevention and protection. Finally, the difficulty posed by new technologies to trade union rights is analyzed. The rupture of the working patterns of the past has in fact increased the need to identify new ways of participating digitized workers in trade union activity. Social networks and media and, at a more in-depth level, big data can in fact constitute an opportunity to develop new strategies, facilitating forms of participation and sharing in the dematerialized or virtual corporate community, as well as new forms of aggregation and collective self-protection inside and outside the company. The analysis therefore shows that the consequences of digitalisation on quality and working conditions need to be thoroughly assessed. The challenge to find adequate tools to guide the use of digital technologies in the name of human control, as required by the European collective framework agreement, also calls for the innovation capacity of the social partners, but cannot leave the legislator indifferent or extraneous.
dic-2022
Settore IUS/07 - DIRITTO DEL LAVORO
Italian
Rilevanza internazionale
Capitolo o saggio
L’impatto delle nuove tecnologie sui diritti riconosciuti dalla nostra Carta costituzionale mentre, da un lato, ha dischiuso nuove prospettive per l’esercizio dei diritti fondamentali già riconosciuti, dall’altro ha prodotto l’emersione di nuovi, utili a proteggere la persona e a rendere effettivamente fruibili le nuove opportunità che le innovazioni hanno generato. Tra questi occorre menzionare quei nuovi diritti che proteggono la persona del lavoratore da minacce provenienti dall’utilizzo della tecnologia digitale da parte di soggetti sia pubblici che privati: il diritto alla protezione dei dati personali, il diritto a non essere oggetto di decisioni automatizzate o il diritto a non essere sottoposti a decisioni “esclusivamente” algoritmiche. Si evidenziano, tuttavia, anche nuove minacce ai diritti costituzionali dei lavoratori, sia con riferimento alla loro personalità individuale che all’azione collettiva. In questa prospettiva è evidenziata la metamorfosi riscontrata nell’esercizio dei poteri datoriali, ma anche l’emersione di nuove forme di attività lavorativa di difficile qualificazione giuridica. Emergono, inoltre, nuovi rischi per la salute psico-fisica dei lavoratori, imputabili sia allo strumento tecnologico che alle modalità del suo utilizzo, sollecitando nuove regole di prevenzione e protezione. Da ultimo è analizzata la difficoltà posta dalle nuove tecnologie ai diritti sindacali. La rottura degli schemi lavorativi del passato ha infatti accresciuto la necessità di individuare nuove modalità di partecipazione dei lavoratori digitalizzati all’attività sindacale. I social network e i media e, ad un livello più approfondito, i big data possono infatti costituire un’opportunità per elaborare nuove strategie, agevolando forme di partecipazione e condivisione nella comunità aziendale dematerializzata o virtuale, nonché nuove forme di aggregazione e autotutela collettiva dentro e fuori l’impresa. Da quanto esaminato emerge, quindi, la necessità di valutare approfonditamente le conseguenze della digitalizzazione sulla qualità e sulle condizioni di lavoro. La sfida a trovare adeguati strumenti per orientare l’uso delle tecnologie digitali all’insegna del controllo umano, come richiede l’accordo quadro collettivo europeo, sollecita la capacità di innovazione delle parti sociali, ma non può lasciare indifferente o estraneo il legislatore.
Digitalizzazione; diritti dei lavoratori; tecnologia; Costituzione.
Digitization; workers rights; technology; Constitution.
Il volume è stato pubblicato grazie al finanziamento del progetto di ricerca «“e-Constitution”: la metamorfosi dei diritti nell’era digitale», realizzato nell’ambito del Bando «Beyond Borders 2019» dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”.
D'Andrea, A. (2022). Le nuove tecnologie e i diritti costituzionali dei lavoratori.. In Giunta C. (a cura di), "e-Constitution": la metamorfosi dei diritti nell'era digitale (pp. 191-232). Napoli : Edizioni Scientifiche Italiane.
D'Andrea, A
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