L’arciprete di Sondrio Nicolò Rusca, martirizzato dai protestanti nei Grigioni nel 1618, è stato beatificato soltanto nel 2013 da papa Francesco. Nel corso del suo impegno pastorale in un territorio di frontiera interconfessionale come la Valtellina, egli provò ad applicare il modello di governo «tridentinista» dell’arcivescovo Carlo Borromeo. Da ciò derivarono una serie di conflitti religiosi, politici e giurisdizionali che determinarono la sua tragica fine. L’articolo ricostruisce gli scontri che Rusca ebbe in vita con il fronte protestante e le decisioni prese tra il papa Paolo V e il re di Spagna Filippo IV che contribuirono, sul filo della ragion di Stato, a lasciare nell’oblio la sua proposta di santità per oltre tre secoli. Essa, infatti, rinviava a un campo di tensioni confessionali con i protestanti che era comune interesse provare a superare. Il recupero novecentesco della causa di canonizzazione di Rusca consente anche di cogliere il processo di trasformazione culturale che la sua proposta agiografica ha subito: da campione dell’intransigenza cattolica nella lotta contro gli eretici a sorprendente simbolo di un rinnovato spirito ecumenico su scala europea tra la Chiesa di Roma e quella riformata.
Gotor, M. (2018). I «Beati moderni» e il tempo dell’attesa : la vita dell’arciprete di Sondrio Nicolò Rusca (1563-1618) e la storia del suo culto di santità tra resistenze confessionali e trasformazioni agiografiche. MEDITERRANEA. RICERCHE STORICHE, 44, 455-476.
I «Beati moderni» e il tempo dell’attesa : la vita dell’arciprete di Sondrio Nicolò Rusca (1563-1618) e la storia del suo culto di santità tra resistenze confessionali e trasformazioni agiografiche
M. GOTOR
2018-01-01
Abstract
L’arciprete di Sondrio Nicolò Rusca, martirizzato dai protestanti nei Grigioni nel 1618, è stato beatificato soltanto nel 2013 da papa Francesco. Nel corso del suo impegno pastorale in un territorio di frontiera interconfessionale come la Valtellina, egli provò ad applicare il modello di governo «tridentinista» dell’arcivescovo Carlo Borromeo. Da ciò derivarono una serie di conflitti religiosi, politici e giurisdizionali che determinarono la sua tragica fine. L’articolo ricostruisce gli scontri che Rusca ebbe in vita con il fronte protestante e le decisioni prese tra il papa Paolo V e il re di Spagna Filippo IV che contribuirono, sul filo della ragion di Stato, a lasciare nell’oblio la sua proposta di santità per oltre tre secoli. Essa, infatti, rinviava a un campo di tensioni confessionali con i protestanti che era comune interesse provare a superare. Il recupero novecentesco della causa di canonizzazione di Rusca consente anche di cogliere il processo di trasformazione culturale che la sua proposta agiografica ha subito: da campione dell’intransigenza cattolica nella lotta contro gli eretici a sorprendente simbolo di un rinnovato spirito ecumenico su scala europea tra la Chiesa di Roma e quella riformata.File | Dimensione | Formato | |
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