Il presente studio esplora la complessa interazione tra Roma e i suoi immigrati dal XVI al XIX secolo, attraverso il prisma delle pratiche religiose. La città, caratterizzata da una radicata dimensione cosmopolita e dalla vocazione all’universalismo della Chiesa cattolica, ha visto una molteplicità di usi, pratiche e appartenenze identitarie portate dagli immigrati. Nonostante la necessità di "governare" questa molteplicità, spesso con metodi coercitivi, soprattutto a partire dal Seicento Roma ha visto realizzarsi anche forme inedite di tolleranza nei confronti dell’alterità religiosa, a patto che questa non si manifestasse in forme di “pubblico scandalo”. Questo lavoro si concentra sulle dinamiche di inclusione ed esclusione, analizzando come le pratiche religiose e il linguaggio devozionale abbiano influenzato la presenza e l'integrazione delle comunità di immigrati nella società romana durante la Controriforma e oltre. Attraverso una serie di studi recenti, si evidenziano le tensioni tra teoria e prassi del controllo sociale e religioso, offrendo nuove prospettive di ricerca.
Serra, A. (2020). Roma e i suoi immigrati attraverso lo specchio delle pratiche religiose (secoli XVI-XIX). Temi e prospettive di ricerca recenti. In E. PAGANO (a cura di), Immigrati e forestieri in Italia nell’Età moderna (pp. 157-186). ROMA : Viella.
Roma e i suoi immigrati attraverso lo specchio delle pratiche religiose (secoli XVI-XIX). Temi e prospettive di ricerca recenti
SERRA, ALESSANDRO
2020-01-01
Abstract
Il presente studio esplora la complessa interazione tra Roma e i suoi immigrati dal XVI al XIX secolo, attraverso il prisma delle pratiche religiose. La città, caratterizzata da una radicata dimensione cosmopolita e dalla vocazione all’universalismo della Chiesa cattolica, ha visto una molteplicità di usi, pratiche e appartenenze identitarie portate dagli immigrati. Nonostante la necessità di "governare" questa molteplicità, spesso con metodi coercitivi, soprattutto a partire dal Seicento Roma ha visto realizzarsi anche forme inedite di tolleranza nei confronti dell’alterità religiosa, a patto che questa non si manifestasse in forme di “pubblico scandalo”. Questo lavoro si concentra sulle dinamiche di inclusione ed esclusione, analizzando come le pratiche religiose e il linguaggio devozionale abbiano influenzato la presenza e l'integrazione delle comunità di immigrati nella società romana durante la Controriforma e oltre. Attraverso una serie di studi recenti, si evidenziano le tensioni tra teoria e prassi del controllo sociale e religioso, offrendo nuove prospettive di ricerca.File | Dimensione | Formato | |
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