It's a September day in 1970. On land on the southern slopes of Camarina near the sea, a farmer who plans to build greenhouses follows the bulldozer's leveling work. Among the loose sand he notices a strange piece of metal. It is - as will be discovered shortly - the lead sheet engraved with the contract with which Dio, a Camarinese who lived between the end of the 4th and the beginning of the 3rd century. B.C. he sells the house and the "shop" he owned to Sosistrato, his fellow citizen. But, above all, it is the beginning of various excavation campaigns directed by Paola Pelagatti which, inserted in the framework of the happiest season of research on the site, will lead to specifying the extension of the inhabited area at that point and to understanding its physiognomy and long history. attendance, from the foundation to the Roman conquest.
È un giorno di settembre del 1970. In un terreno alle pendici meridionali di Camarina vicine al mare, un agricoltore che ha in animo di costruire delle serre segue i lavori di spianamento della ruspa. Tra la sabbia smossa nota uno strano pezzo di metallo. È - come si scoprirà da lì a poco - la lamina di piombo che reca inciso il contratto con cui Dione, camarinese vissuto tra la fine del IV e gli inizi del III sec. a.C. vende la casa e la “bottega” di sua proprietà, a Sosistrato, suo concittadino. Ma è, soprattutto, l’inizio di diverse campagne di scavo dirette da Paola Pelagatti che, inserite nel quadro della più felice stagione di ricerche sul sito, porteranno a precisare l’estensione dell’abitato in quel punto e a comprenderne la fisionomia e la lunga frequentazione, dalla fondazione alla conquista romana. Da quel momento le abitazioni portate alla luce e il documento inscritto non smetteranno mai di essere al centro dell’interesse tra gli specialisti, sollecitato anche da altri straordinari rinvenimenti. Nella stessa casa dove è venuta alla luce la lamina, infatti, una fossa coperta da lastroni (una “ghiacciaia” per riporre cibi e bevande al fresco) e grandi pentole in piombo, usate per bollire il mosto, sembrano riferirsi proprio alla bottega (kapeleia) citata nel contratto, ora ricostruibile, anche archeologicamente, con un luogo di vendita al dettaglio del vino e dei suoi derivati. Lo studio integrale delle strutture e dei materiali emersi nel corso delle campagne di scavo dell’isolato A 34, che è oggetto del volume, offre, pertanto, l’opportunità di analizzare le vicende storico-archeologiche e urbanistiche del quartiere, di cogliere aspetti architettonici e di funzionalità degli spazi, ma anche di ricomporre storie di vita quotidiana, sociale ed economica della polis siceliota tra il VI e la prima metà del III sec. a.C.
Pisani, M. (2022). Camarina : la casa e la bottega di Dione acquistate da Sosistratos : il quartiere e le vicende archeologiche. Roma : Gangemi Editore International.
Camarina : la casa e la bottega di Dione acquistate da Sosistratos : il quartiere e le vicende archeologiche
PISANI Marcella
2022-12-01
Abstract
It's a September day in 1970. On land on the southern slopes of Camarina near the sea, a farmer who plans to build greenhouses follows the bulldozer's leveling work. Among the loose sand he notices a strange piece of metal. It is - as will be discovered shortly - the lead sheet engraved with the contract with which Dio, a Camarinese who lived between the end of the 4th and the beginning of the 3rd century. B.C. he sells the house and the "shop" he owned to Sosistrato, his fellow citizen. But, above all, it is the beginning of various excavation campaigns directed by Paola Pelagatti which, inserted in the framework of the happiest season of research on the site, will lead to specifying the extension of the inhabited area at that point and to understanding its physiognomy and long history. attendance, from the foundation to the Roman conquest.File | Dimensione | Formato | |
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