Sono trascorsi esattamente venti anni dalla pubblicazione in Italia, da noi tradotta, della prima opera di Olivier Bloch (1930- 2021) dedicata ai rapporti tra Molière e la filosofia, alla drammaturgia molieresca e alle questioni legate all’origine della straordinaria vitalità di quel «comique». Questo 2022 è l’Année Molière: si celebrano i 400 anni dalla nascita del maggiore commediografo della Modernità, il quale, senza ombra di dubbio, è ancora e sempre nostro contemporaneo. Questo libro lo dimostra, nella maniera più convincente ed eloquente, prendendo in esame, come chiave di volta per comprendere la forza della comicità di Molière, la problematica quantomai attuale della comunicazione. Il libro affronta dunque, in prima battuta, il tema del senso da dare al termine-chiave della contemporaneità – per il quale si può asserire, con tutta ragione, che Jean-Baptiste Poquelin è nostro contemporaneo –: la comunicazione, nel senso più ampio del termine, le cui rotture, fratture, lacune sono, in vario modo e secondo diverse declinazioni (analizzate con acribia in questo libro), all’origine della comicità del teatro di Molière. La tesi è semplice e bene argomentata: Molière fa ridere, sempre, perché la sua comicità consiste, in vario modo, in una rottura della comunicazione, di cui il riso è il segno e insieme l’arma, il mezzo di rottura e di critica.
Quintili, P. (2022). Molière nostro contemporaneo : la comunicazione senza comunità : introduzione.. In O. Bloch (a cura di), Molière: comicità e comunicazione (pp. 7-21). Catania : Bonanno Editore.
Molière nostro contemporaneo : la comunicazione senza comunità : introduzione.
Quintili
2022-10-01
Abstract
Sono trascorsi esattamente venti anni dalla pubblicazione in Italia, da noi tradotta, della prima opera di Olivier Bloch (1930- 2021) dedicata ai rapporti tra Molière e la filosofia, alla drammaturgia molieresca e alle questioni legate all’origine della straordinaria vitalità di quel «comique». Questo 2022 è l’Année Molière: si celebrano i 400 anni dalla nascita del maggiore commediografo della Modernità, il quale, senza ombra di dubbio, è ancora e sempre nostro contemporaneo. Questo libro lo dimostra, nella maniera più convincente ed eloquente, prendendo in esame, come chiave di volta per comprendere la forza della comicità di Molière, la problematica quantomai attuale della comunicazione. Il libro affronta dunque, in prima battuta, il tema del senso da dare al termine-chiave della contemporaneità – per il quale si può asserire, con tutta ragione, che Jean-Baptiste Poquelin è nostro contemporaneo –: la comunicazione, nel senso più ampio del termine, le cui rotture, fratture, lacune sono, in vario modo e secondo diverse declinazioni (analizzate con acribia in questo libro), all’origine della comicità del teatro di Molière. La tesi è semplice e bene argomentata: Molière fa ridere, sempre, perché la sua comicità consiste, in vario modo, in una rottura della comunicazione, di cui il riso è il segno e insieme l’arma, il mezzo di rottura e di critica.File | Dimensione | Formato | |
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