Tra le politiche europee di sviluppo regionale, particolare centralità è dedicata al recupero di competitività territoriale di una specifica tipologia di inner peripheries, quella delle aree periferiche urbane che, gravitando attorno a centri perlopiù metropolitani, difficilmente resistono a forze centripete e centrifughe, soffrendo abbandono demografico e perdita di competitività e resilienza. La Territorial Agenda 2020 individua come obiettivo strategico l’incentivazione di un modello policentrico in grado di superare lo squilibrio fra poli e inner areas (Mecenate 90, 2020), riconoscendo la funzione strategica delle aree rurali e delle città piccole e medie (Urban Agenda 2020): una ricetta che la Strategia nazionale per le Aree Interne individua identificando nel miglioramento dei servizi urbani il mezzo attraverso cui innescare processi locali di sviluppo, capaci di invertire la tendenza al sottoutilizzo del capitale territoriale (naturale e culturale), permettendo la crescita “senza smarrire le proprie tradizionali identità” (Prezioso, 2016). A partire da questa impostazione e dal vantaggio potenziale delle aree periferiche, costituito dai servizi ecosistemici e culturali, il progetto ADAMO – nato nel contesto del Distretto Tecnologico dei Beni Culturali della Regione Lazio – ha inteso individuare un’area entro la quale identificare siti e beni culturali a cui applicare metodologie, tecnologie e strumenti diagnostici innovativi per il restauro e la conservazione. L’obiettivo finale del lavoro è quello di predisporre uno scenario strategico di piano sostenibile per la valorizzazione attiva e competitiva del patrimonio culturale presente nell’area individuata (attraverso la metodologia STeMA-VAS). Il contributo intende illustrare i risultati ottenuti dell’analisi di contesto storico che, attraverso la raccolta e l’analisi dei dati, ha potuto produrre informazioni, DB e cartografia utile per la conoscenza puntuale del territorio e l’individuazione del capitale territoriale, per la successiva fase di progettazione di azioni di piano per il rilancio della competitività potenziale in sostenibilità del territorio.
Prezioso, M., Leonardi, S., Fessina, A., Pigliucci, M. (2022). ADAMO: diagnosi di un territorio, tra conservazione attiva e applicazioni della tecnologia. In S. Battino (a cura di), Il turismo per lo sviluppo delle aree interne. Esperienze di rigenerazione territoriale (pp. 125-145). Trieste : EUT Edizioni Università.
ADAMO: diagnosi di un territorio, tra conservazione attiva e applicazioni della tecnologia
Prezioso Maria
;Pigliucci Michele
2022-07-29
Abstract
Tra le politiche europee di sviluppo regionale, particolare centralità è dedicata al recupero di competitività territoriale di una specifica tipologia di inner peripheries, quella delle aree periferiche urbane che, gravitando attorno a centri perlopiù metropolitani, difficilmente resistono a forze centripete e centrifughe, soffrendo abbandono demografico e perdita di competitività e resilienza. La Territorial Agenda 2020 individua come obiettivo strategico l’incentivazione di un modello policentrico in grado di superare lo squilibrio fra poli e inner areas (Mecenate 90, 2020), riconoscendo la funzione strategica delle aree rurali e delle città piccole e medie (Urban Agenda 2020): una ricetta che la Strategia nazionale per le Aree Interne individua identificando nel miglioramento dei servizi urbani il mezzo attraverso cui innescare processi locali di sviluppo, capaci di invertire la tendenza al sottoutilizzo del capitale territoriale (naturale e culturale), permettendo la crescita “senza smarrire le proprie tradizionali identità” (Prezioso, 2016). A partire da questa impostazione e dal vantaggio potenziale delle aree periferiche, costituito dai servizi ecosistemici e culturali, il progetto ADAMO – nato nel contesto del Distretto Tecnologico dei Beni Culturali della Regione Lazio – ha inteso individuare un’area entro la quale identificare siti e beni culturali a cui applicare metodologie, tecnologie e strumenti diagnostici innovativi per il restauro e la conservazione. L’obiettivo finale del lavoro è quello di predisporre uno scenario strategico di piano sostenibile per la valorizzazione attiva e competitiva del patrimonio culturale presente nell’area individuata (attraverso la metodologia STeMA-VAS). Il contributo intende illustrare i risultati ottenuti dell’analisi di contesto storico che, attraverso la raccolta e l’analisi dei dati, ha potuto produrre informazioni, DB e cartografia utile per la conoscenza puntuale del territorio e l’individuazione del capitale territoriale, per la successiva fase di progettazione di azioni di piano per il rilancio della competitività potenziale in sostenibilità del territorio.File | Dimensione | Formato | |
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