Recensione di : Fabrizio Lomonaco, Il “commercio” delle idee (Milano: Angeli, 2021)

Con questo volume, dedicato al genere letterario del periodico savant, una delle invenzioni più felici del secolo di Luigi XVI, Fabrizio Lomonaco propone all’attenzione degli storici della cultura la questione di come sia stato possibile «estendere la comunicazione cultura- le al vasto pubblico di lettori della République des Lettres», comunicazione culturale che spesso era vera e propria «source des connoissances». Un secolo più tardi, nel 1795, l’erudito tedesco Joachim von Schwarzkopf osservava che «sarebbe una conseguenza errata se dallo scarso valore delle notizie che abbiamo riguardo alle gazzette si volesse dedurre che la loro utilità. Come giusto, Lomonaco considera una lunga lista di organi, che riporto con l’indi- cazione dell’anno di fondazione: «Journal des Sçavants» (1665), «Philosophical Transactions» (1665), «Giornale de’ Letterati» (1668), «Acta eruditorum» (1682), «Bibliothèque universelle et historique» (1686), «Nouvelles de la République des Lettres» (1684), «Galle- ria di Minerva» (1696), «Bibliothèque choisie» (1703), «Bibliothèque ancienne et moderne». Come scrisse Giovanbattista Vico nella Degnità X della Scienza Nuova del 1730.