Negli ultimi trent’anni, gli studiosi di storia delle università hanno dedicato un’attenzione sempre maggiore alla struttura e ai supporti dell’insegnamento accademico, e tra questi spiccano le disputationes. Nelle università premoderne, le fonti per questi ambiti di ricerca sono da una parte testi normativi quali gli statuti, e dall’altra testi che documentano gli atti accademici nei modi più svariati, come le trascrizioni, i resoconti delle giornate e i riassunti fatti in seguito degli argomenti presentati. Ma è nel medioevo che vengono istituzionalizza- te nell’insegnamento accademico. Siamo per fortuna relativamente bene informati sulle caratteristiche del sistema di esami e dei relativi gradi accademici, sebbene oggi sia chia- ro che la questione dello stato materiale (reportationes, determinationes) con il quale ci sono arrivate richieda approcci in grado di far fronte a grande complessità. A partire dal XVI secolo, l’invenzione della stampa arricchisce la famiglia delle dispu- tationes con nuovi generi letterari quali le theses, le dissertationes, le assertiones ecc. Oggi sono i testi a stampa a costituire la gran parte del materiale conservato, almeno in certe parti d’Europa. La tradizione locale resta fondamentale: troviamo casi nei quali i processi e i risultati di una disputazione erano riportati dopo che l’atto accademico aveva avuto luogo, ed altri nei quali invece la stampa delle theses precedeva l’atto della disputazione. Resta però che le theses, diversamente da una trascrizione, possono essere esaminate anche indipendentemente dall’atto academico – come documenti di storia della cultura, come un vero e proprio magazzino di conoscenza (Wissensspeicher) o come fonti per la storia intellettuale o la storia sociale.
Pozzo, R. (2022). Recensione di : Melis Friedenthal, Hanspeter Marti, Robert Seidel, eds., Early Modern Disputations in an Interdisciplinary and European Context (Leiden: Brill, 2021). RIVISTA DI FILOSOFIA NEOSCOLASTICA, 114 (2022)(1), 202-204.
Recensione di : Melis Friedenthal, Hanspeter Marti, Robert Seidel, eds., Early Modern Disputations in an Interdisciplinary and European Context (Leiden: Brill, 2021)
Pozzo, Riccardo
2022-05-30
Abstract
Negli ultimi trent’anni, gli studiosi di storia delle università hanno dedicato un’attenzione sempre maggiore alla struttura e ai supporti dell’insegnamento accademico, e tra questi spiccano le disputationes. Nelle università premoderne, le fonti per questi ambiti di ricerca sono da una parte testi normativi quali gli statuti, e dall’altra testi che documentano gli atti accademici nei modi più svariati, come le trascrizioni, i resoconti delle giornate e i riassunti fatti in seguito degli argomenti presentati. Ma è nel medioevo che vengono istituzionalizza- te nell’insegnamento accademico. Siamo per fortuna relativamente bene informati sulle caratteristiche del sistema di esami e dei relativi gradi accademici, sebbene oggi sia chia- ro che la questione dello stato materiale (reportationes, determinationes) con il quale ci sono arrivate richieda approcci in grado di far fronte a grande complessità. A partire dal XVI secolo, l’invenzione della stampa arricchisce la famiglia delle dispu- tationes con nuovi generi letterari quali le theses, le dissertationes, le assertiones ecc. Oggi sono i testi a stampa a costituire la gran parte del materiale conservato, almeno in certe parti d’Europa. La tradizione locale resta fondamentale: troviamo casi nei quali i processi e i risultati di una disputazione erano riportati dopo che l’atto accademico aveva avuto luogo, ed altri nei quali invece la stampa delle theses precedeva l’atto della disputazione. Resta però che le theses, diversamente da una trascrizione, possono essere esaminate anche indipendentemente dall’atto academico – come documenti di storia della cultura, come un vero e proprio magazzino di conoscenza (Wissensspeicher) o come fonti per la storia intellettuale o la storia sociale.File | Dimensione | Formato | |
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