Il libro inquadra storicamente il rapporto fra Taranto e il siderurgico, collocandolo nelle dinamiche della storia italiana e globale. La parabola della siderurgia a Taranto è vista qui come un nodo di una storia più grande, che consente di cogliere le caratteristiche e gli effetti delle trasformazioni maturate nella seconda metà del Novecento in Occidente. In particolare, delle due svolte sistemiche: la riforma keynesiana del dopoguerra e la restaurazione liberista iniziata alla fine degli anni ’70. Le dinamiche macrostrutturali si riflettono nella vita della comunità locale: il siderurgico è il medium che connette Taranto allo spazio globale. Questa funzione è intrinseca alle sue caratteristiche: un impianto strategico per l’economia nazionale, oggetto di attenzione costante da parte dei responsabili della politica economica, attivo in un settore che per primo conosce un processo di integrazione su scala sovranazionale. L’insediamento del siderurgico produce effetti contraddittori, ma almeno nella prima fase attiva un processo di modernizzazione che ha nel nesso fra sviluppo del movimento operaio ed estensione della democrazia il suo punto centrale. Negli anni ’70 Taranto svolge un ruolo non secondario nel processo di democratizzazione della società italiana: il tentativo di condizionare, e persino di controllare, le strategie di una grande azienda rendono quell’esperienza estremamente rilevante. Analogamente, Taranto subisce gli effetti della sconfitta di quella ipotesi in maniera radicale, diventando una delle punte avanzate del nuovo corso liberista. Questo si manifesta non solo nel primato del mercato e dell’impresa privata, ma soprattutto nella restaurazione di rapporti di potere improntati a una rinnovata supremazia dei ceti proprietari e a una crescente subalternità dei lavoratori. In questo quadro va compresa la “questione ambientale” che esplode a cavallo fra i due secoli. Bisogni emergenti – la salvaguardia dell’ambiente e della salute dall’inquinamento – portano alla strutturazione di un sistema di protezione ambientale che, indagando e rendendo noti i caratteri del problema, intensifica la sensibilità sociale verso quelle questioni. Nel caso di Taranto, tale dinamica si scontra con il blocco che ruota intorno alla nuova proprietà del siderurgico. L’egemonia sulla massa operaia consente ai vertici di Ilva di impostare lo scontro nei termini di un conflitto fra tutela dell’ambiente e difesa del lavoro. Questa scissione è destinata a non ricomporsi anche per l’estraneità dei movimenti ambientalisti – e delle forze politiche che ne interpretano le istanze – al contesto di fabbrica, che resta dominio quasi incontrastato dei Riva. Da tale situazione derivano le contraddizioni che caratterizzano il percorso di adeguamento ambientale del siderurgico. L’intervento della magistratura le rende manifeste, ma allo stesso tempo esaspera lo scontro. Le evoluzioni successive saranno un tentativo di superare questo stallo.

Romeo, S. (2019). L'acciaio in fumo. L'Ilva di Taranto dal 1945 ad oggi. Donzelli.

L'acciaio in fumo. L'Ilva di Taranto dal 1945 ad oggi

Salvatore Romeo
2019-02-01

Abstract

Il libro inquadra storicamente il rapporto fra Taranto e il siderurgico, collocandolo nelle dinamiche della storia italiana e globale. La parabola della siderurgia a Taranto è vista qui come un nodo di una storia più grande, che consente di cogliere le caratteristiche e gli effetti delle trasformazioni maturate nella seconda metà del Novecento in Occidente. In particolare, delle due svolte sistemiche: la riforma keynesiana del dopoguerra e la restaurazione liberista iniziata alla fine degli anni ’70. Le dinamiche macrostrutturali si riflettono nella vita della comunità locale: il siderurgico è il medium che connette Taranto allo spazio globale. Questa funzione è intrinseca alle sue caratteristiche: un impianto strategico per l’economia nazionale, oggetto di attenzione costante da parte dei responsabili della politica economica, attivo in un settore che per primo conosce un processo di integrazione su scala sovranazionale. L’insediamento del siderurgico produce effetti contraddittori, ma almeno nella prima fase attiva un processo di modernizzazione che ha nel nesso fra sviluppo del movimento operaio ed estensione della democrazia il suo punto centrale. Negli anni ’70 Taranto svolge un ruolo non secondario nel processo di democratizzazione della società italiana: il tentativo di condizionare, e persino di controllare, le strategie di una grande azienda rendono quell’esperienza estremamente rilevante. Analogamente, Taranto subisce gli effetti della sconfitta di quella ipotesi in maniera radicale, diventando una delle punte avanzate del nuovo corso liberista. Questo si manifesta non solo nel primato del mercato e dell’impresa privata, ma soprattutto nella restaurazione di rapporti di potere improntati a una rinnovata supremazia dei ceti proprietari e a una crescente subalternità dei lavoratori. In questo quadro va compresa la “questione ambientale” che esplode a cavallo fra i due secoli. Bisogni emergenti – la salvaguardia dell’ambiente e della salute dall’inquinamento – portano alla strutturazione di un sistema di protezione ambientale che, indagando e rendendo noti i caratteri del problema, intensifica la sensibilità sociale verso quelle questioni. Nel caso di Taranto, tale dinamica si scontra con il blocco che ruota intorno alla nuova proprietà del siderurgico. L’egemonia sulla massa operaia consente ai vertici di Ilva di impostare lo scontro nei termini di un conflitto fra tutela dell’ambiente e difesa del lavoro. Questa scissione è destinata a non ricomporsi anche per l’estraneità dei movimenti ambientalisti – e delle forze politiche che ne interpretano le istanze – al contesto di fabbrica, che resta dominio quasi incontrastato dei Riva. Da tale situazione derivano le contraddizioni che caratterizzano il percorso di adeguamento ambientale del siderurgico. L’intervento della magistratura le rende manifeste, ma allo stesso tempo esaspera lo scontro. Le evoluzioni successive saranno un tentativo di superare questo stallo.
feb-2019
Settore M-STO/04 - STORIA CONTEMPORANEA
Italian
Rilevanza nazionale
Monografia
Storia dell'industria; storia ambientale; storia urbana; Ilva; Taranto
Romeo, S. (2019). L'acciaio in fumo. L'Ilva di Taranto dal 1945 ad oggi. Donzelli.
Monografia
Romeo, S
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