A centosettant’anni dalla morte di Balzac la Comédie humaine continua ad esercitare un’irresistibile attrazione: per gli scrittori, che nella loro perenne ricerca di un’identità non possono fare a meno di rispecchiarvisi; per gli storici e per gli economisti, che riconoscono – come già Marx ed Engels – il carattere lucidamente visionario di molte delle pagine balzachiane, che nel rappresentare l’avvento del capitalismo finanziario ne hanno colto anche tutte le possibili derive e degenerazioni. La critica letteraria più recente ha, d’altronde, ripetutamente messo in luce la duplice vocazione di Balzac, il suo essere contemporaneamente un «peintre» e un «penseur», capace di descrivere la realtà in tutti i suoi aspetti e di riflettere su di essi cogliendone l’essenza. Strumento privilegiato di conoscenza, l’opera di Balzac esercita, tuttavia, un fascino irresistibile anche per il giurista. Mettendo in scena la società francese all’indomani delle codificazioni napoleoniche, e dunque sulla soglia della modernità anche nel campo del diritto, i suoi romanzi offrono l’occasione per mettere a fuoco alcuni problemi fondamentali dell’esperienza giuridica. Contratto e successioni; credito e mercato finanziario; iniziativa economica, concorrenza, insolvenza; crisi della giustizia: non c’è problema che la penna di Balzac non riesca a cogliere nella sua dimensione universale. Problemi sempre uguali e sempre irrisolti, perché se la realtà che ci circonda cambia quel che non muta è, invece, l’uomo, che del diritto è il necessario e unico termine di riferimento. Se dunque – come insegna Gadamer - nell’incontro con l’opera d’arte si attua sempre un’esperienza che ci modifica, perché cambia il nostro modo di vedere il mondo, ripercorrere le pagine di Balzac e la sua riflessione intorno al diritto consente di compiere, oltre a una fantastica esperienza estetica, anche e soprattutto un’esperienza di verità.

Guizzi, G. (2020). Il «caso Balzac». Storie di diritto e letteratura. ITA : Il Mulino.

Il «caso Balzac». Storie di diritto e letteratura

Guizzi, G
2020-01-01

Abstract

A centosettant’anni dalla morte di Balzac la Comédie humaine continua ad esercitare un’irresistibile attrazione: per gli scrittori, che nella loro perenne ricerca di un’identità non possono fare a meno di rispecchiarvisi; per gli storici e per gli economisti, che riconoscono – come già Marx ed Engels – il carattere lucidamente visionario di molte delle pagine balzachiane, che nel rappresentare l’avvento del capitalismo finanziario ne hanno colto anche tutte le possibili derive e degenerazioni. La critica letteraria più recente ha, d’altronde, ripetutamente messo in luce la duplice vocazione di Balzac, il suo essere contemporaneamente un «peintre» e un «penseur», capace di descrivere la realtà in tutti i suoi aspetti e di riflettere su di essi cogliendone l’essenza. Strumento privilegiato di conoscenza, l’opera di Balzac esercita, tuttavia, un fascino irresistibile anche per il giurista. Mettendo in scena la società francese all’indomani delle codificazioni napoleoniche, e dunque sulla soglia della modernità anche nel campo del diritto, i suoi romanzi offrono l’occasione per mettere a fuoco alcuni problemi fondamentali dell’esperienza giuridica. Contratto e successioni; credito e mercato finanziario; iniziativa economica, concorrenza, insolvenza; crisi della giustizia: non c’è problema che la penna di Balzac non riesca a cogliere nella sua dimensione universale. Problemi sempre uguali e sempre irrisolti, perché se la realtà che ci circonda cambia quel che non muta è, invece, l’uomo, che del diritto è il necessario e unico termine di riferimento. Se dunque – come insegna Gadamer - nell’incontro con l’opera d’arte si attua sempre un’esperienza che ci modifica, perché cambia il nostro modo di vedere il mondo, ripercorrere le pagine di Balzac e la sua riflessione intorno al diritto consente di compiere, oltre a una fantastica esperienza estetica, anche e soprattutto un’esperienza di verità.
2020
Settore IUS/04 - DIRITTO COMMERCIALE
Settore IUS/19 - STORIA DEL DIRITTO MEDIEVALE E MODERNO
Settore L-LIN/03 - LETTERATURA FRANCESE
Italian
Rilevanza internazionale
Monografia
Cent soixante-dix ans après la mort de Balzac, la Comédie humaine continue d'exercer une attraction irrésistible : pour les écrivains, qui, dans leur quête perpétuelle d'identité, ne peuvent s'empêcher de s'y refléter ; pour les historiens et les économistes, qui reconnaissent - comme Marx et Engels - le caractère lucidement visionnaire de nombreuses pages de Balzac, qui, en dépeignant l'avènement du capitalisme financier, en ont aussi saisi toutes les dérives et les dégénérescences possibles. La critique littéraire la plus récente n'a d'ailleurs cessé de souligner la double vocation de Balzac, à la fois "peintre" et "penseur", capable de décrire la réalité sous tous ses aspects et d'y réfléchir, d'en saisir l'essence. Instrument privilégié de connaissance, l'œuvre de Balzac exerce néanmoins une fascination irrésistible même pour le juriste. En dépeignant la société française au lendemain des codifications napoléoniennes, et donc au seuil de la modernité même dans le domaine du droit, ses romans offrent l'occasion de s'intéresser à certains problèmes fondamentaux de l'expérience juridique. Contrat et succession ; crédit et marché financier ; initiative économique, concurrence, faillite ; crise de la justice : il n'est pas de problème que la plume de Balzac ne saisisse dans sa dimension universelle. Des problèmes toujours identiques et toujours non résolus, car si la réalité qui nous entoure change, ce qui ne change pas, c'est l'homme, qui est le point de référence nécessaire et unique du droit. Si donc, comme l'enseigne Gadamer, dans la rencontre avec une œuvre d'art il y a toujours une expérience qui nous modifie, parce qu'elle change notre façon de voir le monde, reprendre les pages de Balzac et sa réflexion sur le droit nous permet d'avoir non seulement une expérience esthétique fantastique, mais aussi et surtout une expérience de vérité.
Storia del diritto; Codificazioni napoleoniche; Letteratura; Balzac
Histoire du droit; Codification napoléonienne; Littérature; Balzac
Guizzi, G. (2020). Il «caso Balzac». Storie di diritto e letteratura. ITA : Il Mulino.
Monografia
Guizzi, G
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2108/292389
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