Il saggio struttura una riflessione in quattro tappe; tratteggia preliminarmente, come origine della speranza i tratti del 'desiderio' in Heidegger introducendo il carattere pedagogico del desiderio come motore del sapere e della conoscenza; successivamente si sofferma sul pensiero agostiniano in cui il desiderio, e la speranza che ne deriva, trova una via e un approdo In Cristo e nel riposo confidente in Dio. Nel contesto specifico dell'educazione però la speranza si traduce in esperienza educativa concreta in risposta a di-sperazione, rassegnazione e cinismo. Nella misura in cui l'adulto perderà la fonte del senso dell'esistenza e tenderà ad inaridire, il minore non troverà luoghi a cui abbeverarsi e si perderà nel processo di individuazione. Questo terzo punto richiamerà l'opera di P. Bertolini e le fondamenta del lavoro educativo coni ragazzi difficili. Questa esperienza si intreccia infine con l'opera di A. Alfano che negli anni Novanta ha formulato un intervento educativo per minori con procedimenti penali attuato a Roma e a Napoli e tuttora in essere.
Lozupone, E. (2021). Quattro passi nella speranza. Interventi educativi per ragazzi difficili. In B.A. Attinà M (a cura di), Inattualità Pedagogiche. Ripensare l'educazione nella riflessione pedagogica contemporanea (pp. 87-99). FrancoAngeli.
Quattro passi nella speranza. Interventi educativi per ragazzi difficili
Lozupone E
2021-01-01
Abstract
Il saggio struttura una riflessione in quattro tappe; tratteggia preliminarmente, come origine della speranza i tratti del 'desiderio' in Heidegger introducendo il carattere pedagogico del desiderio come motore del sapere e della conoscenza; successivamente si sofferma sul pensiero agostiniano in cui il desiderio, e la speranza che ne deriva, trova una via e un approdo In Cristo e nel riposo confidente in Dio. Nel contesto specifico dell'educazione però la speranza si traduce in esperienza educativa concreta in risposta a di-sperazione, rassegnazione e cinismo. Nella misura in cui l'adulto perderà la fonte del senso dell'esistenza e tenderà ad inaridire, il minore non troverà luoghi a cui abbeverarsi e si perderà nel processo di individuazione. Questo terzo punto richiamerà l'opera di P. Bertolini e le fondamenta del lavoro educativo coni ragazzi difficili. Questa esperienza si intreccia infine con l'opera di A. Alfano che negli anni Novanta ha formulato un intervento educativo per minori con procedimenti penali attuato a Roma e a Napoli e tuttora in essere.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.