Se la ricostruzione corrisponde ad una variabile traslitterazione di significati, la costruzione dell’architettura può essere essa stessa “ricostruzione” di qualcosa, specie della memoria e delle possibilità della sua condivisione civile. Il saggio si interroga su tale questione a partire dalle opere di Alberto Ferlenga presentate nella rivista, un sistema di piazze e una scuola, che mettono alla prova la riconoscibilità dei propri caratteri tipici rispetto alle variazioni imposte dal confronto con l’esistente o con l’inflessibilità delle funzioni, in modo da stabilire e a descrivere un intenzionale e metaforico processo temporale.
Taormina, F. (2020). Costruire per ricostruire?. ANFIONE E ZETO, 30, 142-144.
Costruire per ricostruire?
TAORMINA FRANCESCO
2020-01-01
Abstract
Se la ricostruzione corrisponde ad una variabile traslitterazione di significati, la costruzione dell’architettura può essere essa stessa “ricostruzione” di qualcosa, specie della memoria e delle possibilità della sua condivisione civile. Il saggio si interroga su tale questione a partire dalle opere di Alberto Ferlenga presentate nella rivista, un sistema di piazze e una scuola, che mettono alla prova la riconoscibilità dei propri caratteri tipici rispetto alle variazioni imposte dal confronto con l’esistente o con l’inflessibilità delle funzioni, in modo da stabilire e a descrivere un intenzionale e metaforico processo temporale.File | Dimensione | Formato | |
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