Attraverso l’analisi di un nutrito gruppo di dossier prodotti dalla cancelleria del senato romano tra la metà degli anni Ottanta del Duecento e la fine degli anni Sessanta del Trecento (alcuni dei quali inediti e sconosciuti alla storiografia), il saggio a) ricostruisce il procedimento giudiziario e amministrativo legato all’attribuzione e all’esercizio del diritto di rappresaglia nella Roma due-trecentesca, precedente la redazione del più antico testo statutario tràdito (del 1363), b) delinea il complesso e articolato apparato di scritture e di documenti al quale la concessione di questo diritto da parte della massima magistratura capitolina dava vita, c) esamina le forme esterne e interne dei privilegia represaliae, una fattispecie documentaria altamente formalizzata, che veniva rilasciata in forme solenni dalla cancelleria senatoria a singoli cittadini romani per autorizzarli a esercitare il diritto di rivalsa, e d) fissa agli anni Quaranta del XIII secolo il periodo in cui la pratica della rappresaglia si affermò in Roma e si consolidò al punto da essere inserita all’interno di un ordinato sistema di norme e consuetudini che la regolamentasse e ne consentisse l’applicazione controllata da parte delle autorità. In appendice la ricostruzione e il commento dei dossier raccolti.
Carbonetti, C. (2006). Privilegia represalie. Procedura giudiziaria e scritture documentarie connesse alla concessione del diritto di rivalsa a Roma nei secoli XIII e XIV. ARCHIVIO DELLA SOCIETÀ ROMANA DI STORIA PATRIA, 129, 63-100.
Privilegia represalie. Procedura giudiziaria e scritture documentarie connesse alla concessione del diritto di rivalsa a Roma nei secoli XIII e XIV
CARBONETTI, CRISTINA
2006-01-01
Abstract
Attraverso l’analisi di un nutrito gruppo di dossier prodotti dalla cancelleria del senato romano tra la metà degli anni Ottanta del Duecento e la fine degli anni Sessanta del Trecento (alcuni dei quali inediti e sconosciuti alla storiografia), il saggio a) ricostruisce il procedimento giudiziario e amministrativo legato all’attribuzione e all’esercizio del diritto di rappresaglia nella Roma due-trecentesca, precedente la redazione del più antico testo statutario tràdito (del 1363), b) delinea il complesso e articolato apparato di scritture e di documenti al quale la concessione di questo diritto da parte della massima magistratura capitolina dava vita, c) esamina le forme esterne e interne dei privilegia represaliae, una fattispecie documentaria altamente formalizzata, che veniva rilasciata in forme solenni dalla cancelleria senatoria a singoli cittadini romani per autorizzarli a esercitare il diritto di rivalsa, e d) fissa agli anni Quaranta del XIII secolo il periodo in cui la pratica della rappresaglia si affermò in Roma e si consolidò al punto da essere inserita all’interno di un ordinato sistema di norme e consuetudini che la regolamentasse e ne consentisse l’applicazione controllata da parte delle autorità. In appendice la ricostruzione e il commento dei dossier raccolti.File | Dimensione | Formato | |
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