Il versante patologico del ne bis in idem promanante dal giudicato va esplorato alla luce della duplice dimensione in cui vive la “somma preclusione”, volta a preservare l’incontrovertibilità del risultato del giudizio sia da controspinte endogene tese a rivedere l’atto conclusivo, sia da tentativi “esterni” diretti a ripetere la sequenza procedimentale de eadem re et persona. Sotto il primo profilo, la valorizzazione della componente soggettiva induce a ravvisarvi il divieto di rivisitare in ogni sua parte il decisum, se non a fronte della tutela di prerogative individuali di rango sovraordinato. Quanto al secondo aspetto, il vincolo negativo generato dall’irrevocabilità si presenta come garanzia processuale diretta a porre la persona al riparo dal rischio di multiple prosecutions; la struttura dei rimedi ne conferma la natura di diritto fondamentale.
Troisi, P. (2021). Inosservanza e rimedi. In A. Mangiaracina (a cura di), Il ne bis in idem (pp. 97-128). Giappichelli.
Inosservanza e rimedi
Troisi, P
2021-01-01
Abstract
Il versante patologico del ne bis in idem promanante dal giudicato va esplorato alla luce della duplice dimensione in cui vive la “somma preclusione”, volta a preservare l’incontrovertibilità del risultato del giudizio sia da controspinte endogene tese a rivedere l’atto conclusivo, sia da tentativi “esterni” diretti a ripetere la sequenza procedimentale de eadem re et persona. Sotto il primo profilo, la valorizzazione della componente soggettiva induce a ravvisarvi il divieto di rivisitare in ogni sua parte il decisum, se non a fronte della tutela di prerogative individuali di rango sovraordinato. Quanto al secondo aspetto, il vincolo negativo generato dall’irrevocabilità si presenta come garanzia processuale diretta a porre la persona al riparo dal rischio di multiple prosecutions; la struttura dei rimedi ne conferma la natura di diritto fondamentale.File | Dimensione | Formato | |
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