While offering a panorama of Greek epigraphy in Rome in the 9th century (or, better to say, between the end of the 8th and the beginning of the 10th century), this article re-examines in detail the case-study of a painted inscription that was found in the crypt of Santa Cecilia in the Cemetery of Calixtus on the Via Appia in the XIX century. This inscription was attributed by Giovanni Battista de Rossi to an initiative of pope Paschal I, and was interpreted by the famous archaeologist as connected with the rearrangement of the martyr’s tomb after the translation of her relics from Calixtus’ catacombs to Santa Cecilia in Trastevere. In the present contribution, however, this inscription’s fragments are re-assembled and read in a totally different way. According to the new reading proposed, it seems to have been merely a devotional inscription that had no explicit connection to Saint Cecily, which in turn frees it from any link to Paschal I’s pontificate and activity.

Oltre a offrire un panorama dell’epigrafia greca di Roma nel IX secolo (o, per meglio dire, tra la fine dell’VIII e l’inizio del X), l’articolo si propone il riesame di un interessante case-study, quello di un titulus pictus che fu scoperto nel XIX secolo nella Cripta di S. Cecilia all’interno del Cimitero di Callisto sulla Via Appia. Attribuita da Giovanni Battista de Rossi a un’iniziativa di papa Pasquale I, l’iscrizione fu interpretata dal noto archeologo come connessa alla nuova sistemazione della tomba della martire dopo la traslazione delle sue reliquie dal cimitero di Callisto a S. Cecilia in Trastevere. Qui si formula però una diversa proposta di ricomposizione dei frammenti dell’iscrizione, che conduce a una lettura del tutto differente: l’epigrafe appare di natura devozionale, senza esplicita connessione con s. Cecilia, venendo meno, in tal modo, qualunque connessione con il pontificato e l’attività di Pasquale I.

D'Aiuto, F. (2020). Uno sguardo all’epigrafia greca di Roma nel 9. secolo. In A.B. S. AMMIRATI (a cura di), Grata più delle stelle : Pasquale 1. (817-824) e la Roma del suo tempo, vol. 1 (pp. 59-79). Roma : Edizioni Efesto.

Uno sguardo all’epigrafia greca di Roma nel 9. secolo

D'Aiuto F
2020-01-01

Abstract

While offering a panorama of Greek epigraphy in Rome in the 9th century (or, better to say, between the end of the 8th and the beginning of the 10th century), this article re-examines in detail the case-study of a painted inscription that was found in the crypt of Santa Cecilia in the Cemetery of Calixtus on the Via Appia in the XIX century. This inscription was attributed by Giovanni Battista de Rossi to an initiative of pope Paschal I, and was interpreted by the famous archaeologist as connected with the rearrangement of the martyr’s tomb after the translation of her relics from Calixtus’ catacombs to Santa Cecilia in Trastevere. In the present contribution, however, this inscription’s fragments are re-assembled and read in a totally different way. According to the new reading proposed, it seems to have been merely a devotional inscription that had no explicit connection to Saint Cecily, which in turn frees it from any link to Paschal I’s pontificate and activity.
2020
Settore L-FIL-LET/07 - CIVILTÀ BIZANTINA
Italian
Rilevanza internazionale
Capitolo o saggio
Oltre a offrire un panorama dell’epigrafia greca di Roma nel IX secolo (o, per meglio dire, tra la fine dell’VIII e l’inizio del X), l’articolo si propone il riesame di un interessante case-study, quello di un titulus pictus che fu scoperto nel XIX secolo nella Cripta di S. Cecilia all’interno del Cimitero di Callisto sulla Via Appia. Attribuita da Giovanni Battista de Rossi a un’iniziativa di papa Pasquale I, l’iscrizione fu interpretata dal noto archeologo come connessa alla nuova sistemazione della tomba della martire dopo la traslazione delle sue reliquie dal cimitero di Callisto a S. Cecilia in Trastevere. Qui si formula però una diversa proposta di ricomposizione dei frammenti dell’iscrizione, che conduce a una lettura del tutto differente: l’epigrafe appare di natura devozionale, senza esplicita connessione con s. Cecilia, venendo meno, in tal modo, qualunque connessione con il pontificato e l’attività di Pasquale I.
Byzantine epigraphy
catacombs
painted inscriptions
Epigrafia bizantina
catacombe
tituili picti
D'Aiuto, F. (2020). Uno sguardo all’epigrafia greca di Roma nel 9. secolo. In A.B. S. AMMIRATI (a cura di), Grata più delle stelle : Pasquale 1. (817-824) e la Roma del suo tempo, vol. 1 (pp. 59-79). Roma : Edizioni Efesto.
D'Aiuto, F
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