In an economic system always connected to the network and mediated by new technologies, there is a need to configure newly conceived rights defined as “digital rights”, among which the so-called “right to disconnect” from IT equipment and from networking has become central, increasingly considered as a new generation right of universal nature, aimed at protecting all forms of work performed remotely. The impact on labor market of transformations induced by the use of digital systems should be accompanied by the construction of an adequate network of safeguards for future generations that ensure suitable wage policies and safety conditions for new workers. In this perspective and pending an intervention by the legislator aimed at defining and regulating in its complexity the phenomenon of work carried out with the aid and technological mediation, it seems appropriate to pay particular attention to the person who works digitally and his needs. In remote work relationships, modern technological science offers workers greater freedom and self-determination in the choice of spaces and times in the execution of the work performance. It’s about verifying whether this can actually allow them to re-appropriate periods and contents of their existence or if, rather, it is precisely the mediation of IT tools that can lead to even more confusing the boundary between private life and work and be a source of new risks and needs.

In un sistema economico sempre connesso in rete e mediato dalle nuove tecnologie si prospetta la necessità di configurare diritti di nuova concezione che si definiscono “diritti digitali”, tra i quali è divenuto centrale il c.d. “diritto alla disconnessione” dalle strumentazioni informatiche e dal collegamento in rete, considerato sempre più come un diritto di nuova generazione a carattere universale, diretto a tutelare ogni forma di lavoro prestato in connessione da remoto. L’impatto sul mercato del lavoro delle trasformazioni organizzative indotte dall’utilizzo dei sistemi digitali dovrebbe essere accompagnato dalla costruzione di una adeguata rete di tutele per le generazioni future che assicurino ai nuovi lavoratori politiche salariali e condizioni di sicurezza adeguate. In tale prospettiva e nelle more di un intervento del legislatore volto a definire e regolare nella sua complessità il fenomeno del lavoro svolto con l’ausilio e la mediazione tecnologica, sembra opportuno volgere particolare attenzione alla persona che lavora in digitale ed ai suoi bisogni. Nei rapporti di lavoro svolti a distanza la moderna scienza tecnologica offre ai lavoratori maggiore libertà ed autodeterminazione nella scelta degli spazi e dei tempi nell’esecuzione della prestazione. Si tratta di verificare se ciò possa effettivamente consentire loro di riappropriarsi di periodi e contenuti della propria esistenza o se, piuttosto, proprio la mediazione degli strumenti informatici, possa portare invece a confondere ancora di più il confine tra vita privata e lavoro ed essere fonte di nuovi rischi e bisogni.

Sciotti, R. (2020). Dimensione digitale del lavoro e nuovi profili di tutela della persona. RIVISTA DEGLI INFORTUNI E DELLE MALATTIE PROFESSIONALI, 107(2-3), 301-335.

Dimensione digitale del lavoro e nuovi profili di tutela della persona

Sciotti, R
2020-01-01

Abstract

In an economic system always connected to the network and mediated by new technologies, there is a need to configure newly conceived rights defined as “digital rights”, among which the so-called “right to disconnect” from IT equipment and from networking has become central, increasingly considered as a new generation right of universal nature, aimed at protecting all forms of work performed remotely. The impact on labor market of transformations induced by the use of digital systems should be accompanied by the construction of an adequate network of safeguards for future generations that ensure suitable wage policies and safety conditions for new workers. In this perspective and pending an intervention by the legislator aimed at defining and regulating in its complexity the phenomenon of work carried out with the aid and technological mediation, it seems appropriate to pay particular attention to the person who works digitally and his needs. In remote work relationships, modern technological science offers workers greater freedom and self-determination in the choice of spaces and times in the execution of the work performance. It’s about verifying whether this can actually allow them to re-appropriate periods and contents of their existence or if, rather, it is precisely the mediation of IT tools that can lead to even more confusing the boundary between private life and work and be a source of new risks and needs.
2020
Pubblicato
Rilevanza nazionale
Articolo
Comitato scientifico
Settore IUS/07 - DIRITTO DEL LAVORO
Italian
In un sistema economico sempre connesso in rete e mediato dalle nuove tecnologie si prospetta la necessità di configurare diritti di nuova concezione che si definiscono “diritti digitali”, tra i quali è divenuto centrale il c.d. “diritto alla disconnessione” dalle strumentazioni informatiche e dal collegamento in rete, considerato sempre più come un diritto di nuova generazione a carattere universale, diretto a tutelare ogni forma di lavoro prestato in connessione da remoto. L’impatto sul mercato del lavoro delle trasformazioni organizzative indotte dall’utilizzo dei sistemi digitali dovrebbe essere accompagnato dalla costruzione di una adeguata rete di tutele per le generazioni future che assicurino ai nuovi lavoratori politiche salariali e condizioni di sicurezza adeguate. In tale prospettiva e nelle more di un intervento del legislatore volto a definire e regolare nella sua complessità il fenomeno del lavoro svolto con l’ausilio e la mediazione tecnologica, sembra opportuno volgere particolare attenzione alla persona che lavora in digitale ed ai suoi bisogni. Nei rapporti di lavoro svolti a distanza la moderna scienza tecnologica offre ai lavoratori maggiore libertà ed autodeterminazione nella scelta degli spazi e dei tempi nell’esecuzione della prestazione. Si tratta di verificare se ciò possa effettivamente consentire loro di riappropriarsi di periodi e contenuti della propria esistenza o se, piuttosto, proprio la mediazione degli strumenti informatici, possa portare invece a confondere ancora di più il confine tra vita privata e lavoro ed essere fonte di nuovi rischi e bisogni.
digital technology; right to disconnect
tecnologia digitale; diritto alla disconnessione
Sciotti, R. (2020). Dimensione digitale del lavoro e nuovi profili di tutela della persona. RIVISTA DEGLI INFORTUNI E DELLE MALATTIE PROFESSIONALI, 107(2-3), 301-335.
Sciotti, R
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