Lo sviluppo della portualità turistica in zone fortemente antropizzate e di grande valenza paesaggistica, come nel caso dell’Italia, richiede estrema attenzione nella scelta dei siti idonei ad ospitare nuove strutture per l’ormeggio dei natanti. I tratti terminali di alvei fluviali, sia principali che minori, sia naturali che regolarizzati, rappresentano spesso delle alternative di localizzazione in virtù del riparo naturale dal moto ondoso e dalla facilità di accesso dalle sponde. Si propone una metodologia atta a stimare quantitativamente l’azione dei natanti ormeggiati sull’andamento dei profili di rigurgito negli alvei fluviali. Secondo tale metodologia la presenza dei natanti può essere schematizzata come un incremento della scabrezza dell’alveo; in tal modo si possono utilizzare i metodi per il tracciamento dei profili di rigurgito con un coefficiente di resistenza opportunamente variato. I risultati teorici ottenuti sono confermati dall’evidenza sperimentale di un’indagine appositamente realizzata su modello fisico.
Sammarco, P., DI RISIO, M. (2006). L'effetto dei natanti ormeggiati sui profili di rigurgito delle correnti a superficie libera. L'ACQUA, 2/2006, 45-52.
L'effetto dei natanti ormeggiati sui profili di rigurgito delle correnti a superficie libera
SAMMARCO, PAOLO;DI RISIO, MARCELLO
2006-01-01
Abstract
Lo sviluppo della portualità turistica in zone fortemente antropizzate e di grande valenza paesaggistica, come nel caso dell’Italia, richiede estrema attenzione nella scelta dei siti idonei ad ospitare nuove strutture per l’ormeggio dei natanti. I tratti terminali di alvei fluviali, sia principali che minori, sia naturali che regolarizzati, rappresentano spesso delle alternative di localizzazione in virtù del riparo naturale dal moto ondoso e dalla facilità di accesso dalle sponde. Si propone una metodologia atta a stimare quantitativamente l’azione dei natanti ormeggiati sull’andamento dei profili di rigurgito negli alvei fluviali. Secondo tale metodologia la presenza dei natanti può essere schematizzata come un incremento della scabrezza dell’alveo; in tal modo si possono utilizzare i metodi per il tracciamento dei profili di rigurgito con un coefficiente di resistenza opportunamente variato. I risultati teorici ottenuti sono confermati dall’evidenza sperimentale di un’indagine appositamente realizzata su modello fisico.File | Dimensione | Formato | |
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