La concezione dell’idealità delle forme dell’intuizione, spazio e tempo, è alla base della famosa ma non per questo sempre compresa “rivoluzione copernicana”. Il saggio cerca di chiarirne il senso e correggere alcuni equivoci, riguardanti soprattutto il significato dato alla nozione di “idealismo trascendentale”. Mostrare nel modo più chiaro possibile cosa possa voler dire concepire spazio e tempo come forme della sensibilità, come intuizioni pure e non concetti, può aiutare a vedere meglio ciò che è in gioco nella nozione di idealismo trascendentale, ancora confuso spesso con il “mero soggettivismo o fenomenalismo empirico”, e come esso possa contribuire alle nostre pretese di verità empirica, piuttosto che indebolirle.
Aportone, A. (2007). La soggettività di spazio, tempo e fenomeni secondo Kant. Idealismo o realismo?. In C. La Rocca (a cura di), Leggere Kant. Dimensioni della filosofia critica (pp. 15-62). Pisa : Edizioni ETS.
La soggettività di spazio, tempo e fenomeni secondo Kant. Idealismo o realismo?
APORTONE, ANSELMO
2007-09-01
Abstract
La concezione dell’idealità delle forme dell’intuizione, spazio e tempo, è alla base della famosa ma non per questo sempre compresa “rivoluzione copernicana”. Il saggio cerca di chiarirne il senso e correggere alcuni equivoci, riguardanti soprattutto il significato dato alla nozione di “idealismo trascendentale”. Mostrare nel modo più chiaro possibile cosa possa voler dire concepire spazio e tempo come forme della sensibilità, come intuizioni pure e non concetti, può aiutare a vedere meglio ciò che è in gioco nella nozione di idealismo trascendentale, ancora confuso spesso con il “mero soggettivismo o fenomenalismo empirico”, e come esso possa contribuire alle nostre pretese di verità empirica, piuttosto che indebolirle.File | Dimensione | Formato | |
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