Il contributo riflette su continuità e risvolti del caravaggismo attraverso il filtro del disegno e nello specifico dei fogli di Giovan Battista Beinaschi. Originario del Piemonte e dunque in stretto contatto con la temperie figurativa dell’Italia settentrionale, Beinaschi si trasferì presto a Roma, dove lavorò in due fasi della sua carriera, alternate a due cruciali e produttivi soggiorni a Napoli. Il carattere itinerante del suo percorso artistico, significativamente affine a quello di pittori quali il Caravaggio e Mattia Preti, diede luogo a esiti figurativi peculiari, esemplati da molti suoi studi, tutti di altissima qualità. Sono qui selezionati, presi in esame e segnalati disegni, in parte ancora inediti o poco noti, di Beinaschi e della sua bottega, che si caratterizzano per gli accesi contrasti chiaroscurali, per la pittorica espressività dei valori luministici e in qualche caso per il collegamento con opere di matrice caravaggesca. Fondamentale è il confronto con la grafica di artisti schiettamente caravaggeschi e di alcuni che si espressero nel solco del naturalismo avviato dal pittore lombardo.
Grisolia, F. (2020). «Con pochi segni per lo più di carbone su carte oscure, e con pochi lumi di lapis bianco prendeva dal naturale»: Giovan Battista Beinaschi e il disegno in chiaroscuro. In Y.P. A. Cosma (a cura di), Barocco in chiaroscuro. Persistenze e rielaborazioni del caravaggismo nell’arte del Seicento: Roma, Napoli, Venezia 1630-1680, (pp. 191-211). Milano : Officina Libraria.
«Con pochi segni per lo più di carbone su carte oscure, e con pochi lumi di lapis bianco prendeva dal naturale»: Giovan Battista Beinaschi e il disegno in chiaroscuro
Grisolia F
2020-01-01
Abstract
Il contributo riflette su continuità e risvolti del caravaggismo attraverso il filtro del disegno e nello specifico dei fogli di Giovan Battista Beinaschi. Originario del Piemonte e dunque in stretto contatto con la temperie figurativa dell’Italia settentrionale, Beinaschi si trasferì presto a Roma, dove lavorò in due fasi della sua carriera, alternate a due cruciali e produttivi soggiorni a Napoli. Il carattere itinerante del suo percorso artistico, significativamente affine a quello di pittori quali il Caravaggio e Mattia Preti, diede luogo a esiti figurativi peculiari, esemplati da molti suoi studi, tutti di altissima qualità. Sono qui selezionati, presi in esame e segnalati disegni, in parte ancora inediti o poco noti, di Beinaschi e della sua bottega, che si caratterizzano per gli accesi contrasti chiaroscurali, per la pittorica espressività dei valori luministici e in qualche caso per il collegamento con opere di matrice caravaggesca. Fondamentale è il confronto con la grafica di artisti schiettamente caravaggeschi e di alcuni che si espressero nel solco del naturalismo avviato dal pittore lombardo.File | Dimensione | Formato | |
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