Muoversi nel campo della pianificazione territoriale e dell’urbanistica europee (spatial planning-SP e town/city planning) non è un vantaggio per chi si occupa di Roma. Si rischia infatti che dati, indicatori, bisogni dal basso e modelli interpretativi di piano per la città-capitale non siano apprezzati dai decisori politici nell’armonizzare l’offerta di investimento, e restino inascoltati a sostegno di un piano strategico e di sviluppo che rispetti diversità geografiche e normative, di cui Roma è forse il migliore esempio. Sia Roma Comune, sia Roma Città metropolitana sembrano non accorgersi del cambiamento in atto in materia di pianificazione e urbanistica dal 2011: non ve ne è traccia nella discussione con le parti interessate (policy maker, stakeholder, imprese, practitioner, citizen, civil servants, ecc.), né nell’elaborazione di argomentazioni che, sperimentalmente e metodologicamente, hanno trasformato soluzioni innovative percorribili in un patrimonio comune delle capitali europee e oggi innervano la c.d. nuova Territorial Agenda 2030-50.
Prezioso, M. (2020). Verso un Piano strategico per Roma Capitale Città metropolitana 2030. In B. Caravita (a cura di), A centocinquant’anni da Roma capitale Costruire il futuro della Città eterna (pp. 131-169). Soverio-Mannelli : Rubbettino.
Verso un Piano strategico per Roma Capitale Città metropolitana 2030
PREZIOSO, Maria
2020-11-01
Abstract
Muoversi nel campo della pianificazione territoriale e dell’urbanistica europee (spatial planning-SP e town/city planning) non è un vantaggio per chi si occupa di Roma. Si rischia infatti che dati, indicatori, bisogni dal basso e modelli interpretativi di piano per la città-capitale non siano apprezzati dai decisori politici nell’armonizzare l’offerta di investimento, e restino inascoltati a sostegno di un piano strategico e di sviluppo che rispetti diversità geografiche e normative, di cui Roma è forse il migliore esempio. Sia Roma Comune, sia Roma Città metropolitana sembrano non accorgersi del cambiamento in atto in materia di pianificazione e urbanistica dal 2011: non ve ne è traccia nella discussione con le parti interessate (policy maker, stakeholder, imprese, practitioner, citizen, civil servants, ecc.), né nell’elaborazione di argomentazioni che, sperimentalmente e metodologicamente, hanno trasformato soluzioni innovative percorribili in un patrimonio comune delle capitali europee e oggi innervano la c.d. nuova Territorial Agenda 2030-50.File | Dimensione | Formato | |
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