The central nucleus of the essay examines the observations that Dante makes in De vulgari eloquentia on the vulgaris Ytalie variationes identified by him in the central portion of the Peninsula, within the linguistic domains that today are classified as ‘area mediana’ and ‘area perimediana’. The modern area definition and the one that can be obtained from the ancient vulgaria for these two domains are superimposed on Dante’s linguistic geography defined in the treatise, showing in the partitions proposed here the reflections of actual linguistic data. The extraordinary anticipation of the ‘perimediana’ linguistic area is flanked in De vulgari eloquentia by other brilliant intuitions, from the notion of vulgare latium to that of the principle of variation of languages in space and time, highlighted in the first two paragraphs of the work. Finally, the essay dwells on the analysis of the exemplum of speech proposed by Dante for the Marca Anconitana, highlighting its complex tradition and adding interpretative hypotheses to those proposed so far.

Il nucleo centrale del saggio prende in esame le osservazioni che Dante compie nel De vulgari eloquentia sulle vulgaris Ytalie variationes da lui individuate nella porzione centrale della Penisola, all’interno dei domini linguistici che oggi sono classificati come ‘area mediana’ e ‘area perimediana’. La definizione areale moderna e quella ricavabile dai volgari antichi per questi due domini sono sovrapposte alla geografia linguistica dantesca definita nel trattato, mostrando nelle partizioni qui proposte i riflessi di dati linguistici effettivi. La straordinaria anticipazione dell’area linguistica perimediana si affianca nel De vulgari eloquentia ad altre brillanti intuizioni, dalla nozione di vulgare latium a quella del principio di variazione delle lingue nello spazio e nel tempo, evidenziate nei primi due paragrafi del lavoro. Il saggio si sofferma infine sull’analisi dell’exemplum di parlato proposto da Dante per la Marca Anconitana, evidenziandone la complessa tradizione e aggiungendo delle ipotesi interpretative a quelle proposte finora.

Capotosto, S. (2020). La geografia linguistica di Dante : varietà mediane e perimediane. CARTE DI VIAGGIO, 13, 9-33.

La geografia linguistica di Dante : varietà mediane e perimediane

capotosto
2020-01-01

Abstract

The central nucleus of the essay examines the observations that Dante makes in De vulgari eloquentia on the vulgaris Ytalie variationes identified by him in the central portion of the Peninsula, within the linguistic domains that today are classified as ‘area mediana’ and ‘area perimediana’. The modern area definition and the one that can be obtained from the ancient vulgaria for these two domains are superimposed on Dante’s linguistic geography defined in the treatise, showing in the partitions proposed here the reflections of actual linguistic data. The extraordinary anticipation of the ‘perimediana’ linguistic area is flanked in De vulgari eloquentia by other brilliant intuitions, from the notion of vulgare latium to that of the principle of variation of languages in space and time, highlighted in the first two paragraphs of the work. Finally, the essay dwells on the analysis of the exemplum of speech proposed by Dante for the Marca Anconitana, highlighting its complex tradition and adding interpretative hypotheses to those proposed so far.
2020
Pubblicato
Rilevanza internazionale
Articolo
Esperti anonimi
Settore L-FIL-LET/12 - LINGUISTICA ITALIANA
Italian
Il nucleo centrale del saggio prende in esame le osservazioni che Dante compie nel De vulgari eloquentia sulle vulgaris Ytalie variationes da lui individuate nella porzione centrale della Penisola, all’interno dei domini linguistici che oggi sono classificati come ‘area mediana’ e ‘area perimediana’. La definizione areale moderna e quella ricavabile dai volgari antichi per questi due domini sono sovrapposte alla geografia linguistica dantesca definita nel trattato, mostrando nelle partizioni qui proposte i riflessi di dati linguistici effettivi. La straordinaria anticipazione dell’area linguistica perimediana si affianca nel De vulgari eloquentia ad altre brillanti intuizioni, dalla nozione di vulgare latium a quella del principio di variazione delle lingue nello spazio e nel tempo, evidenziate nei primi due paragrafi del lavoro. Il saggio si sofferma infine sull’analisi dell’exemplum di parlato proposto da Dante per la Marca Anconitana, evidenziandone la complessa tradizione e aggiungendo delle ipotesi interpretative a quelle proposte finora.
De vulgari eloquentia; Dante’s linguistic geography; Italia mediana’s verancular languages
De vulgari eloquentia; geografia linguistica di Dante; volgari dell’Italia mediana
Capotosto, S. (2020). La geografia linguistica di Dante : varietà mediane e perimediane. CARTE DI VIAGGIO, 13, 9-33.
Capotosto, S
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