Il saggio è stato pubblicato nel numero monografico della rivista dedicato al complesso parrocchiale di San Giovanni Battista a Lecce di Purini-Thermes, nella sezione «Campo neutrale» curata da Bernardo Secchi con la finalità di presentare più generali approfondimenti sugli autori a partire dall’opera presentata. Lo scritto affronta infatti alcuni temi centrali della composizione architettonica e il senso che essi hanno nella pratica dell’architettura: - le modalità assemblatrici degli elementi formali che definiscono l’opera; - la loro relativa autonomia; - la possibilità di stabilire chiare gerarchie in rapporto al luogo. Aspetti che mostrano la conflittualità tra il divenire analitico della forma secondo una classificazione determinata e programmata, tipica del procedere degli autori (e di molta architettura contemporanea), e il suo misursi con le condizioni empiriche del fare; in questo senso è da leggersi il riferimento al mai editato VIII libro di Serlio, che segna un passaggio inverso: dall’exmplum medievale alla concezione del disegno urbano di ascendenza classica.
Taormina, F.m. (2008). La sindrome di Serlio. ANFIONE E ZETO, 21, 165-168.
La sindrome di Serlio
TAORMINA, FRANCESCO MARIA
2008-01-01
Abstract
Il saggio è stato pubblicato nel numero monografico della rivista dedicato al complesso parrocchiale di San Giovanni Battista a Lecce di Purini-Thermes, nella sezione «Campo neutrale» curata da Bernardo Secchi con la finalità di presentare più generali approfondimenti sugli autori a partire dall’opera presentata. Lo scritto affronta infatti alcuni temi centrali della composizione architettonica e il senso che essi hanno nella pratica dell’architettura: - le modalità assemblatrici degli elementi formali che definiscono l’opera; - la loro relativa autonomia; - la possibilità di stabilire chiare gerarchie in rapporto al luogo. Aspetti che mostrano la conflittualità tra il divenire analitico della forma secondo una classificazione determinata e programmata, tipica del procedere degli autori (e di molta architettura contemporanea), e il suo misursi con le condizioni empiriche del fare; in questo senso è da leggersi il riferimento al mai editato VIII libro di Serlio, che segna un passaggio inverso: dall’exmplum medievale alla concezione del disegno urbano di ascendenza classica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.