The crimes included in the legislative decree n. 74 of March 10th 2020 lead to a body corporate responsibility that is of tenseen as a remedy – even a late one – to the principle societas delinquere potest. Yet, such an assumption has to be readaccording to the context. A de facto link between a person condemnation and a body corporate responsibilty derives from the crime layout sand the overlapping between person and body; with all the consequences related to the lack of actual defense for the latter. Moreover, the seriousness of punishments and sanctions related to the same facts leads to a number of issues concerning the compatibility between internal discipline and the ne bis in idem principlee stablished in super-national rules, not with standing the recent decisions of the European Court of Human Rights aiming at finding a compromise between state law and European law.

L’inclusione dei delitti di cui al d.lgs. 10 marzo 2000, n. 74, all’interno del catalogo dei reati – presupposto per la responsabilità degli enti, è spesso vista quale approdo fisiologico – e persino tardivo – del principio per cui societas delinquere potest. In realtà, tale affermazione va necessariamente contestualizzata. Alla luce della strutturazione delle fattispecie sostanziali, nonché dell’immedesimazione organica tra soggetto metaindividuale e persona fisica che lo rappresenta, è rinvenibile un automatismo di fatto tra condanna di quest’ultima ed affermazione di responsabilità dell’ente; con intuibili conseguenze in punto di pregiudizio delle concrete possibilità difensive di quest’ultimo. Inoltre, la gravità delle pene comminabili, correlata alla severità delle sanzioni amministrative tributarie pure irrogabili in relazione allo stesso fatto, pone seri problemi di compatibilità tra la disciplina interna ed il ne bis in idem processuale e sostanziale scolpito nelle fonti sovranazionali, nonostante recenti orientamenti della Corte EDU volti ad un’interpretazione “compromissoria” tra la legislazione statuale e la normativa convenzionale.

Biscardi, G. (2020). La riforma dei reati tributari: profili processuali. Sfatato il tabù del processo agli enti. PROCESSO PENALE E GIUSTIZIA(5), 1226-1242.

La riforma dei reati tributari: profili processuali. Sfatato il tabù del processo agli enti

Biscardi, G
2020-08-01

Abstract

The crimes included in the legislative decree n. 74 of March 10th 2020 lead to a body corporate responsibility that is of tenseen as a remedy – even a late one – to the principle societas delinquere potest. Yet, such an assumption has to be readaccording to the context. A de facto link between a person condemnation and a body corporate responsibilty derives from the crime layout sand the overlapping between person and body; with all the consequences related to the lack of actual defense for the latter. Moreover, the seriousness of punishments and sanctions related to the same facts leads to a number of issues concerning the compatibility between internal discipline and the ne bis in idem principlee stablished in super-national rules, not with standing the recent decisions of the European Court of Human Rights aiming at finding a compromise between state law and European law.
ago-2020
Pubblicato
Rilevanza nazionale
Articolo
Esperti anonimi
Settore IUS/16 - DIRITTO PROCESSUALE PENALE
Italian
L’inclusione dei delitti di cui al d.lgs. 10 marzo 2000, n. 74, all’interno del catalogo dei reati – presupposto per la responsabilità degli enti, è spesso vista quale approdo fisiologico – e persino tardivo – del principio per cui societas delinquere potest. In realtà, tale affermazione va necessariamente contestualizzata. Alla luce della strutturazione delle fattispecie sostanziali, nonché dell’immedesimazione organica tra soggetto metaindividuale e persona fisica che lo rappresenta, è rinvenibile un automatismo di fatto tra condanna di quest’ultima ed affermazione di responsabilità dell’ente; con intuibili conseguenze in punto di pregiudizio delle concrete possibilità difensive di quest’ultimo. Inoltre, la gravità delle pene comminabili, correlata alla severità delle sanzioni amministrative tributarie pure irrogabili in relazione allo stesso fatto, pone seri problemi di compatibilità tra la disciplina interna ed il ne bis in idem processuale e sostanziale scolpito nelle fonti sovranazionali, nonostante recenti orientamenti della Corte EDU volti ad un’interpretazione “compromissoria” tra la legislazione statuale e la normativa convenzionale.
Biscardi, G. (2020). La riforma dei reati tributari: profili processuali. Sfatato il tabù del processo agli enti. PROCESSO PENALE E GIUSTIZIA(5), 1226-1242.
Biscardi, G
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