The health emergency of the Covid-19, and the need to beat alter-native routes to the usual classroom lessons, has brought the debate on didactics back on everyone’s agenda-setting, bringing out different positions about the very essence of schooling. This scenario has been widely narrated in the newspapers, and it has found enormous space for discussion on the net. After the government’s announcement on March 5, 2020, the debate on school and didactics has been extended and diversified, addressing specific issues, also technical, of teaching and learning, usually reserved to experts: the value of assessment and method, the digital competence of teachers, the role of students and families. This paper aims to study the narrative of the school and the teaching experience, made in 3 Italian newspapers and in some specialized sites during the first 40 days of the lockdown throughout the country. This media filter can tell us something about the perception that one has of the school, as a basis for a broader reflection on the effectiveness of political, communicative, organizational and methodological choices.

L’emergenza sanitaria del Covid-19, e la necessità di battere strade al- ternative a quelle abituali delle lezioni in aula, hanno riportato il dibattito sulla didattica nell’agenda setting di tutti, facendo emergere posizioni diverse sull’essenza stessa del fare scuola. Uno scenario ampiamente raccontato dai giornali, e che ha trovato enorme spazio di discussione in rete. Dopo l’annuncio del governo del 5 marzo 2020, il discorso sulla scuola e sulla didattica si estende e si diversifica, affrontando questioni specifiche, anche tecniche, dell’insegnamento e dell’apprendimento, solitamente riservate agli esperti: il valore della valutazione e del metodo, la competenza digitale di docenti, il ruolo di studenti e famiglie. L’articolo intende studiare il racconto che della scuola e dell’esperienza didattica è stato fatto, in Italia, in 3 testate giornalistiche nazionali e in alcuni siti specializzati, nei primi 40 giorni delle misure di contenimento su tutto il territorio nazionale. Questo filtro mediale ci può dire qualcosa sulla percezione che si ha della scuola, in questo frangente ma non solo, ponendosi come base per una riflessione più ampia sull’efficacia di scelte politiche, comunicative, organizzative, metodologiche.

Ceccherelli, A. (2020). La scuola nei media: come le questioni educative e didattiche sono state raccontate durante i primi 40 giorni di pandemia. I PROBLEMI DELLA PEDAGOGIA(1), 27-56.

La scuola nei media: come le questioni educative e didattiche sono state raccontate durante i primi 40 giorni di pandemia

Ceccherelli
2020-06-01

Abstract

The health emergency of the Covid-19, and the need to beat alter-native routes to the usual classroom lessons, has brought the debate on didactics back on everyone’s agenda-setting, bringing out different positions about the very essence of schooling. This scenario has been widely narrated in the newspapers, and it has found enormous space for discussion on the net. After the government’s announcement on March 5, 2020, the debate on school and didactics has been extended and diversified, addressing specific issues, also technical, of teaching and learning, usually reserved to experts: the value of assessment and method, the digital competence of teachers, the role of students and families. This paper aims to study the narrative of the school and the teaching experience, made in 3 Italian newspapers and in some specialized sites during the first 40 days of the lockdown throughout the country. This media filter can tell us something about the perception that one has of the school, as a basis for a broader reflection on the effectiveness of political, communicative, organizational and methodological choices.
giu-2020
Pubblicato
Rilevanza nazionale
Articolo
Comitato scientifico
Settore M-PED/03 - DIDATTICA E PEDAGOGIA SPECIALE
Settore SPS/08 - SOCIOLOGIA DEI PROCESSI CULTURALI E COMUNICATIVI
Italian
L’emergenza sanitaria del Covid-19, e la necessità di battere strade al- ternative a quelle abituali delle lezioni in aula, hanno riportato il dibattito sulla didattica nell’agenda setting di tutti, facendo emergere posizioni diverse sull’essenza stessa del fare scuola. Uno scenario ampiamente raccontato dai giornali, e che ha trovato enorme spazio di discussione in rete. Dopo l’annuncio del governo del 5 marzo 2020, il discorso sulla scuola e sulla didattica si estende e si diversifica, affrontando questioni specifiche, anche tecniche, dell’insegnamento e dell’apprendimento, solitamente riservate agli esperti: il valore della valutazione e del metodo, la competenza digitale di docenti, il ruolo di studenti e famiglie. L’articolo intende studiare il racconto che della scuola e dell’esperienza didattica è stato fatto, in Italia, in 3 testate giornalistiche nazionali e in alcuni siti specializzati, nei primi 40 giorni delle misure di contenimento su tutto il territorio nazionale. Questo filtro mediale ci può dire qualcosa sulla percezione che si ha della scuola, in questo frangente ma non solo, ponendosi come base per una riflessione più ampia sull’efficacia di scelte politiche, comunicative, organizzative, metodologiche.
Ceccherelli, A. (2020). La scuola nei media: come le questioni educative e didattiche sono state raccontate durante i primi 40 giorni di pandemia. I PROBLEMI DELLA PEDAGOGIA(1), 27-56.
Ceccherelli, A
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