L'intervento riferisce l’esperienza didattica della letteratura italiana durante i percorsi di abilitazione all’insegnamento secondario (scuola media e scuola superiore). Abbiamo scelto di insegnare Buzzati - e soprattutto con Buzzati - perché la sua opera fa capire bene tre questioni importanti per la letteratura: leggere e insegnare Buzzati e con Buzzati è stata l’occasione per offrire un paradigma. La prima è la lezione che Buzzati dà a proposito del rispetto per il suo lettore: la lunga esperienza giornalistica, per sua stessa ammissione, non è disgiunta dalla sua attività di narratore. Compito del giornalista e dello scrittore è raccontare delle storie. La seconda è che la letteratura ha come scopo precipuo quello di suscitare emozioni: divertire, commuovere e insegnare (docere, delectare, movere). Proporre la letteratura come un “serbatoio” di emozioni per il lettore che si avvicina a testi letterari vuol dire renderlo per un momento parte di quel mondo e provocarlo a fare domande al testo e a sé stesso. Infine, come terza cosa, attraverso Buzzati abbiamo lavorato sull’intertestualità. Nessuno scrittore nasce dal nulla, ogni libro è figlio di altri libri. I tanti padri di Buzzati hanno nomi stranieri ma anche – e soprattutto – italiani.
Lardo, C. (2020). Insegnare con Buzzati. In P.D.R. Marco Perale (a cura di), Rileggere Buzzati : attualità di un progetto trent’anni dopo (pp. 73-84). Pisa : Fabrizio Serra.
Insegnare con Buzzati
Lardo
2020-07-01
Abstract
L'intervento riferisce l’esperienza didattica della letteratura italiana durante i percorsi di abilitazione all’insegnamento secondario (scuola media e scuola superiore). Abbiamo scelto di insegnare Buzzati - e soprattutto con Buzzati - perché la sua opera fa capire bene tre questioni importanti per la letteratura: leggere e insegnare Buzzati e con Buzzati è stata l’occasione per offrire un paradigma. La prima è la lezione che Buzzati dà a proposito del rispetto per il suo lettore: la lunga esperienza giornalistica, per sua stessa ammissione, non è disgiunta dalla sua attività di narratore. Compito del giornalista e dello scrittore è raccontare delle storie. La seconda è che la letteratura ha come scopo precipuo quello di suscitare emozioni: divertire, commuovere e insegnare (docere, delectare, movere). Proporre la letteratura come un “serbatoio” di emozioni per il lettore che si avvicina a testi letterari vuol dire renderlo per un momento parte di quel mondo e provocarlo a fare domande al testo e a sé stesso. Infine, come terza cosa, attraverso Buzzati abbiamo lavorato sull’intertestualità. Nessuno scrittore nasce dal nulla, ogni libro è figlio di altri libri. I tanti padri di Buzzati hanno nomi stranieri ma anche – e soprattutto – italiani.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.